A leggere i sondaggi che stanno circolando in questi giorni sembra quasi certa la vittoria del centrodestra alle prossime elezioni: quasi trenta i punti di differenza fra i due schieramenti e la previsione di un trionfo berlusconiano con qualsiasi sistema elettorale e con qualsiasi alleanza. Ma per Walter Veltroni non è detta l'ultima parola: il leader del Pd si gioca tutto scegliendo di correre da solo. E puntando a conquistare in Senato, nel peggiore dei casi, 116 seggi, sei in più di quelli che furono eletti nel 2006 da Ds e Margherita. La campagna che sta preparando il sindaco di Roma è tutta all'insegna di parole chiave come cambiamento, coraggio e novità. L'obiettivo è presentare Berlusconi e i suoi come il vecchio da sconfiggere, mentre il Pd è il nuovo che avanza. Del resto il cavaliere teme il suo avversario, lo considera l'unico uomo di sinistra dotato di “appeal” televisivo. E la scheda della Cdl, così piena di simboli, da Storace a Mastella, ricorda troppo la tanto criticata coalizione del vecchio centrosinistra. Veltroni può riuscire (e come) a volgere la situazione a suo vantaggio e a trasformare una sconfitta annunciata in una sorprendente vittoria?Pagine
▼
mercoledì 6 febbraio 2008
Veltroni può farcela?
A leggere i sondaggi che stanno circolando in questi giorni sembra quasi certa la vittoria del centrodestra alle prossime elezioni: quasi trenta i punti di differenza fra i due schieramenti e la previsione di un trionfo berlusconiano con qualsiasi sistema elettorale e con qualsiasi alleanza. Ma per Walter Veltroni non è detta l'ultima parola: il leader del Pd si gioca tutto scegliendo di correre da solo. E puntando a conquistare in Senato, nel peggiore dei casi, 116 seggi, sei in più di quelli che furono eletti nel 2006 da Ds e Margherita. La campagna che sta preparando il sindaco di Roma è tutta all'insegna di parole chiave come cambiamento, coraggio e novità. L'obiettivo è presentare Berlusconi e i suoi come il vecchio da sconfiggere, mentre il Pd è il nuovo che avanza. Del resto il cavaliere teme il suo avversario, lo considera l'unico uomo di sinistra dotato di “appeal” televisivo. E la scheda della Cdl, così piena di simboli, da Storace a Mastella, ricorda troppo la tanto criticata coalizione del vecchio centrosinistra. Veltroni può riuscire (e come) a volgere la situazione a suo vantaggio e a trasformare una sconfitta annunciata in una sorprendente vittoria?2 commenti:
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.
Bravo Veltroni.
RispondiEliminaQuesto è coraggio.
Soli fino in fondo per prendere anche i voti di chi a sinistra non vuole più inciuci e compromessi con gli altri partitini ricattatori.
Lascia pure l'UDEUR, la Lega & Co. al Berlusca.
Di sicuro avrai la mia fiducia.
Secondo me più che soli fino in fondo sarà, purtroppo, soli fino al fondo.
RispondiEliminaVeltroni cerca una spallata ad un sistema non ancora maturo, nei fatti, ad un sistema bipolare all'americana.
Mi sembra quasi un importazione di sistema politico dagli USA da lui tanto amati.
Bel coraggio, ma se va male megafigura di merda e Berlusconi per altri 10 anni.
Poveri lavoratori in balia di questo Partito Democratico che pensa al modo di far sopravvivere questa politica piccola piccola, scollata dagli elettori e i loro reali bisogni, e assolutamente autoreferenziale.
Ma questo siamo e questi sono i nostri rappresentanti.
Saluti.