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lunedì 14 aprile 2008

Veltroni ammette la sconfitta

Un ringraziamento ai «milioni di elettori che hanno dato fiducia alla novità del Partito Democratico» e una telefonata al «principale esponente dello schieramento avversario», che per la prima volta riacquista un nome. «Come è buona prassi in tutte le democrazie, ho telefonato al leader del Popolo delle Libertà Silvio Berlusconi per dargli atto della vittoria ed esprimergli l'augurio di un buon lavoro». Con queste due mosse, il leader del Partito Democratico Walter Veltroni fa quello che Berlusconi non fece due anni fa: ammette la sconfitta. E si prepara, ferma restando la disponibilità a «scrivere insieme le regole del gioco», ad una stagione di opposizione. «La destra governerà questo Paese – osserva Veltroni - ma c’è stato un riequilibrio dei rapporti di forza a favore della Lega. Ci auguriamo governino nell’interesse dell’Italia e nel rispetto dei valori fondamentali». Certo, aggiunge rinunciando per un attimo al fair play, «mon so dire quanto questa maggioranza potrà duare nel tempo». Per il Pd, Veltroni parla di una «grande rimonta», con «un incremento al Senato di 6 - 7 punti e alla Camera forse ancora migliore grazie al voto giovanile ma ammette che «ci consente di insediare la più grande forza riformista che questo paese avuto». «Da qui in avanti – aggiunge - lavoreremo per creare le condizioni di una sfida riformista al governo. Sarà questo il nostro impegno, il nostro lavoro, quello a cui dedicheremo tutte le nostre energie».

1 commento:

  1. SONO SICURO CHE NELLA MENTE DI MOLTI CHE HANNO VOTATO A DESTRA CE' LA STRANA SENSAZIONE DI CHI SI RENDE CONTO DI AVER PERSO UN GOVERNO DI MERDA MA NORMALE, COME IL GOVERNO PRODI, E DI RITROVARSI CON UN COMITATO DI DELINQUENTI E
    MAFIOSI AL GOVERNO.
    E, COME IL CENTURIONE DAVANTI AL SEPOLCRO, RENDERSI CONTO DI QUELLO CHE AVEVANO DETTO E FATTO. MILIONI DI ITALIANI, CITTADINI
    DELL'ITALIETTA MODERNA, PREGNA DI FAMIGLIE CHE FANNO MUTUI E DEBITI
    PER FARSI LO STEREO O IL FRULLATORE PIU' POTENTE.
    SONO TEMPI CUPI: "Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da
    cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri
    si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai
    sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e
    apparvero a molti" (Matteo 27,45-56)

    PEPPE

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