Vozza, terzo con 19.986 voti Non raggiungono il 4 per cento richiesto a livello nazionale per entrare al Parlamento europeo, ma al Sud sono andati benissimo. Intorno al 5 per cento è, infatti, il bottino di voti ottenuti da Sinistra e Libertà nel collegio meridionale delle elezioni europee. Quando sono praticamente ultimati i conteggi relativi alle preferenze, si registra il successo del coordinatore nazionale del Partito Socialista Marco Di Lello (42.323 preferenze) dopo il capolista di Sl, il governatore pugliese Nichi Vendola che ne ha prese 117.298. Dopo Di Lello, molto distanziato, c'è il sindaco di Castellammare di Stabia, Salvatore Vozza, a 19.986 voti seguito dal verde salernitano Michele Ragosta con 16.380 e poi il presidente della Provincia di Napoli uscente, Dino Di Palma, fermo a poco più di 15mila voti. Insomma, per Sl al Sud dopo Vendola e Di Lello, uno scenario tutto da ricostruire in vista dell'assemblea nazionale già convocata per l'11 luglio a Roma per dare forma definitiva ad un partito di sinistra non radicale. (Velino/Velino Campania)
Tutti gli eletti al Parlamento europeo
E adesso???
RispondiEliminaDopo questa grande mazziata il PD, nazionale e vicano, avrà capito che il ricambio dei dirigenti è l'unica via percorribile???
Secondo me no, sono attaccati col bostik alle loro poltrone.
Inoltre non si intravede neanche l'ombra del ricambio sperato.
Dentro e fuori dal PD solo vecchie ciabatte.
Poveri noi...
Ci vuole un' analisi più obiettiva:nel PD ci sono persone in
RispondiElimina.gamba leali e oneste che non sono attaccate a nessuna poltrona ma rispettano gli elettori e soitanto per loro ne stanno sopportando di tutti i colori.Quelli attaccati alle poltrone non sono del PD ma vecchi nostalgici che del PD non hanno capito nulla e che lo boicottano.
Lo boicottano e votano l'Irlando Furioso...
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