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sabato 11 agosto 2007

Alimuri tutto ... Normale!

Vico Equense
Lo scandalo dell’ecomostro di Alimuri di proprietà di Anna Normale, imprenditrice e moglie dell’assessore regionale Cozzolino, diessino e bassoliniano doc, grida vendetta da tutti i punti di vista. Rutelli ha parlato di “patto storico” ed ha ragione perché come ha detto il professor Villone, senatore della sinistra democratica si tratta di un “regalo ai privati” e “premia chi ha fatto una pura speculazione immobiliare” (Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente). Mai, nella lotta agli abusi ed alle mostruosità edilizie si era giunti a tanto. Mai nessuno aveva pensato di far pagare allo Stato le spese di demolizione di un ecomostro, di tutelare i proprietari consentendo loro di costruire un altro albergo con la stessa mastodontica cubatura in zona limitrofa e sempre sul mare, di rinunciare all’uso pubblico (almeno parziale) della spiaggia di Alimuri, di tenere fuori da tutta la faccenda le associazioni ambientaliste. Il consigliere comunale di Meta, Giuseppe Tito, dei DS, quasi a voler tranquillizzare tutti, dichiara: “ L’abbattimento del mostro di Alimuri è solo un bluff. I costoni di entrambi i versanti sono troppo pericolosi. Per gli interventi di bonifica sono necessari almeno cinque milioni di euro e la demolizione non avverrà prima di quattro anni”. Contro l’accordo, siglato a Palazzo Chigi il 19 luglio, si è già mossa l’ala radicale della sinistra. Verdi e Legambiente giudicano «inconcepibile» il patto («premiata un’operazione speculativa»), mentre Rifondazione ha depositato un’interpellanza urgente firmata da 33 senatori per bloccare questo «regalo ai privati». Soltanto dai Ds e dalla Margherita di Vico Equense tutto tace … sarà silenzio assenso?
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Abusivismo in Penisola Sorrentina

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