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sabato 26 gennaio 2008

Fiducia

Antonio Bassolino calibra le parole per sottolineare l'assenza dei Popolari Udeur, e soprattutto della presidente Sandra Lonardo, dalla seduta in cui si è discussa la mozione di sfiducia. Il governatore dice che avrebbe preferito ''che ci fossero tutte le forze politiche, perché è su di me che si discute'' e auspica ''al più presto che il Consiglio possa avere la pienezza dei suoi membri''. Ricorda poi di aver già espresso le sue opinioni su quanto accaduto negli ultimi giorni. Pochi minuti prima, in un altro significativo passaggio del suo intervento, Bassolino aveva accennato ai ''problemi che la Magistratura deve risolvere'' (su di lui una ipotesi di reato in qualità di commissario nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli) ribadendo ad uno suo personale stato d'animo ''sereno'' e aggiungendo: ''La mia coscienza è a posto. L'augurio è che si possa andare avanti con tante coscienze a posto''. I diciassette sì alla mozione di sfiducia sono venuti dall'opposizione (An, Fi, Udc e Nuovo Psi) che contava due assenze: Peluso e Colasanto. I ventinove no sono quelli di tutta la maggioranza (PD, Prc, Socialisti, Verdi, Sinistra democratica, compreso il vice presidente Mucciolo che presiedeva la seduta). Si sono astenuti i tre consiglieri dell'Italia dei valori. Sul totale dei quarantanove consiglieri presenti ha pesato comunque l'assenza dell'intero gruppo Udeur, che dopo l'annuncio di Nicola Caputo (che ha ribadito la decisione assunta questa mattina dalla segreteria regionale) ha lasciato l'Aula senza ascoltare la replica di Bassolino e non partecipando al voto.

Bassolino: «Sì ai cambi, ma è inutile azzerare»
Napolionline - la citta vista da dentro - sabato 26 gennaio 2008

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