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domenica 24 agosto 2008

Veti incrociati, Pd spaccato

Regione Campania - Prosegue nel segno della polemica la riflessione sul futuro della Regione dopo la nuova accelerazione impressa dalle parole del segretario provinciale Pd Luigi Nicolais («serve un ricambio vero», dunque no ai bassoliniani), sia all’interno del partito che nel centrosinistra campano. Tanto più che all’ex segretario regionale Ds Enzo Amendola, il quale aveva replicato duramente a Nicolais («teleguidato è lui, ma da Roma. Fa il totonomi, mentre il governo cancella il Sud»), l’ex ministro oggi parlamentare fa osservare: «Evidentemente non ha letto bene la mia intervista. Io non faccio nomi, piuttosto ho sollecitato tutti a un confronto sui contenuti. Si vuol fare la polemica per la polemica? Questa è un’altra cosa, che non mi appassiona». Nell’area bassoliniana pesano ancora quei veti pronunciati dall’ex ministro. Il consigliere regionale Peppe Russo ne sottolinea, a suo avviso, l’inopportunità: «Non capisco che senso abbia porre pregiudiziali quando si è di fronte ad una scelta che avverrà con il metodo delle primarie. Vedo che così si dà fuoco ad una polemica politicista, referenziale e personalistica priva di significato. Sembra una guerra nel pollaio». E rincara la dose: «Il compito del Pd è un altro: essere una forza in grado di trasformare questa società troppo spesso fondata sul familismo, sull’organizzazione lobbistica, sul conformismo politico e sul corporativismo. Per poi occuparsi dei problemi della gente: i privilegi, le ingiustizie, gli abusi. A cominciare dalla politica per la casa». (Tratto dal Mattino)

La prima festa del partito che non c'è

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