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mercoledì 28 gennaio 2009

Al telefono …

Ampio spazio alle conversazioni telefoniche tra Cardillo e Borriello. È il maggio del 2007 e l'assessore comunale al Bilancio, Enrico Cardillo, sta parlando al telefono con il capogruppo dei Ds, Antonio Borriello, così come riporta il Corriere del Mezzogiorno. «Quelli di An sono stati seri. Fascisti erano e fascisti restano, munnezza erano e munnezza restano, ma sono avversari politici reali». Questa conversazione è adesso agli atti del filone Global Service dell´inchiesta sugli appalti chiuso ieri dalla Procura con 17 avvisi. Borriello, che non è indagato, è stato sentito come teste dai magistrati il 24 gennaio. Un altro teste, Luciano Schifone, di An, ha spiegato ai magistrati di «non condividere il termine accordo» al quale si fa riferimento nella telefonata fra Cardillo e Borriello. Si trattò, dice, di «un´intesa raggiunta» attraverso il ritiro di «emendamenti defatiganti». Schifone ha escluso di essere stato contattato per ammorbidire la posizione sua e del gruppo di An. E riferendosi a Italo Bocchino e Amedeo Laboccetta, i due parlamentari del Pdl indagati, ha aggiunto: «Constato con amarezza che ci hanno venduto, millantando la nostra disponibilità nei confronti di Romeo». Quindi ha affermato che, a vicenda giudiziaria conclusa, all´interno di An, «i conti si regoleranno».

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