Pagine

mercoledì 29 aprile 2009

«Riaprite subito via Colli di Fontanelle»

Piano di Sorrento - Hanno raccolto cinquecento firme, è stato aperto anche un sito web http://firmiamo.it/perfavoresipuoriaprireviadeicollidifontanelle). Ora la vicenda è finita anche al Quirinale dove al presidente Giorgio Napolitano è stato chiesto di intervenire per ottenere la riapertura di via Colli di Fontanelle nella zona collinare di Piano. Da più di un anno, infatti, la stradina, che collega la parte alta di Sant’Agnello con i Colli di san Pietro è interdetta alla circolazione veicolare ed anche i residenti possono percorrerla solo parzialmente. Motivo? «Per limitare il numero di auto che dalla stradina si immettono direttamente sulla statale 163 amalfitana in un punto particolarmente pericoloso per la circolazione», è stata la spiegazione fornita dal comando della polizia municipale, più volte interpellato sulla vicenda. Ma la spiegazione non ha convinto ed allora ecco partire una nuova raffica di firme. E per garantire la sicurezza gli abitanti della zona chiedono in alternativa l’installazione di telecamere per la video-sorveglianza e l’istituzione per i residenti del senso unico in discesa in direzione Meta. Inoltre, a titolo di esempio vengono riportati i casi di via Galatea e via Capoiscannato, sempre nella zona collinare dove «per analogia e per coerenza il comando della polizia municipale di Piano di Sorrento avrebbe dovuto procedere alla chiusura al traffico visto che si tratta di strade che intersecano proprio la statale». Insomma per via Colli di Fontanelle le polemiche non si placano, visto che proprio dal comune l’assessore ai lavori pubblici Mario Russo evidenzia «che in passato erano stati proprio alcuni residenti a chiedere di limitare il transito ad alta velocità dei veicoli, causa di disturbo e di pericolo per auto e persone». (Francesco Aiello il Mattino)

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.