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sabato 20 giugno 2009

Lavori sospesi nel tunnel, si attende il Consiglio di Stato

Dipendenti in assemblea permanente nel cantiere in località Scrajo e in quello di Seiano

Vico Equense - «Il Consiglio di Stato si pronuncerà martedì, nel frattempo restiamo in attesa». Con queste parole Antonio Gelo, segretario provinciale Filca-Cisl, spiega lo sviluppo della vicenda che potrebbe costare il lavoro a tutti i dipendenti della Sig (Società internazionale gallerie). L’azienda ha dovuto fermare le proprie attività a seguito del “provvedimento interdittivo” della Prefettura di Napoli per la mancanza dei requisiti sulla certificazione antimafia. I dipendenti dovranno, dunque, attendere l’esito del Consiglio di Stato, che dovrà esprimersi in merito alla richiesta in via cautelativa di sospendere il provvedimento impugnato. Ma gli operai fino a pochi giorni fa impegnati nei lavori di completamento della nuova galleria tra Pozzano e Seiano non hanno nessuna intenzione di lasciare libero il cantiere. «Continueremo a stare qui notte e giorno – afferma Giuseppe Martinelli, rappresentate sindacale aziendale – fino a quando non avremo delle certezze sul nostro futuro». Intanto i sindacati non stanno a guardare ma cercano soluzioni alternative. «Dobbiamo prepararci al peggio – spiega Antonio Gelo – non è sicuro che martedì arrivi una buona notizia. Pertanto abbiamo chiesto alla Busi impianti di convocare una riunione, in quanto capofila dell’Associazione temporanea imprese di cui la Sorrentina due scarl, composta per il 50% dalla Sig e per l’altro 50% da Impresa, fa parte insieme alla Ellemme impianti. Vorremmo capire le intenzioni di tali società nei confronti degli ex dipendenti della Sig. La Impresa potrebbe acquisire la quota della Sig e assumere la squadra di lavoro che prima apparteneva alla Società internazionale gallerie. Ma sono tutte ipotesi, bisogna sedersi ad un tavolo e capire le intenzioni di ogni componente». Attualmente, sia nel cantiere in località Scrajo (nella foto), dove gli operai stavano completando il tratto del megatunnel denominato “Scrajo 1”, sia in quello a Seiano, dove si lavorava per l’impianto di depurazione di punta Gradelle, i dipendenti sono in assemblea permanente e attendono notizie, preoccupati per il loro futuro. (Ilenia De Rosa il Giornale di Napoli)

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