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giovedì 25 giugno 2009

Tunnel della Sorrentina un nuovo colpo di freno

Giudizio rinviato sulla ditta interdetta

Vico Equense - Rinviata al 21 luglio la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla Sig-Società internazionale gallerie srl, una delle aziende impegnate nel cantiere della galleria tra Pozzano e Seiano e per la quale la Prefettura ha disposto l’interdizione antimafia. Il rinvio ha fatto salire la tensione tra i 50 operai e tecnici licenziati la settimana scorsa in seguito all’interdizione da parte della Prefettura. La decisione del massimo organo della giustizia amministrativa era attesa con ansia dalle maestranze e dalle famiglie che si sono trovate senza una fonte di reddito. Il rinvio del verdetto segue un primo mancato esame del Tar: la prima sezione ha rigettato la richiesta di sospensiva inoltrata dalla Sig e che si pronuncerà il 7 ottobre. Un tempo che penalizzerebbe in modo pesante il calendario dei lavori per l’ultimazione dell’importante opera pubblica attesa da decenni in Costiera. Intanto, gli operai della Sig e quelli della Sorrentina Due scarl, società consortile di cui la Sig detiene il 50% delle quote, continuano il presidio del cantiere con turnazioni di otto ore, dormendo in macchina o in altri rifugi provvisori, per evitare che al licenziamento faccia seguito l’impossibilità di accedere al posto di lavoro. «Credo che il mancato pronunciamento del Consiglio di Stato non possa che indurre nei prossimi giorni l’Anas, ente appaltante del progetto - afferma Antonio Gelo, segretario provinciale della Filca Cisl – a convocare la Busi, società capofila dell’associazione temporanea di imprese che sta realizzando il tunnel per sbloccare la situazione nell’interesse primario dei lavoratori e di tutta la collettività. Bisogna far presto per evitare traumi economici alle maestranze, garantire la riassunzione in un’altra ditta che dovrà completare la galleria e recuperare il prezioso tempo perduto». Il blocco dell’attività della Sig colpisce in tutta Italia circa 250 lavoratori, alcuni dei quali all’opera anche nel cantiere del depuratore di Punta Gradelle tra Vico Equense e Meta ed ad Amalfi. Tutte maestranze altamente specializzate e quasi tutte residenti in penisola sorrentina, area che già sta soffrendo di numerosi licenziamenti o mancate assunzioni nel comparto turistico. Da qui la rilevanza sociale di una questione che sta a cuore non solo ai lavoratori, ma all’intera collettività che spera in un’ultimazione della galleria per la primavera del 2011 per garantire maggiore sicurezza nel collegamento tra la costiera e il resto della provincia di Napoli, da decenni sotto l’incubo delle frane sul tracciato tra lo Scrajo e Pozzano. (Umberto Celentano il Mattino)

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