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lunedì 24 agosto 2009

Marciano bacchetta Nicolais: non ha imparato la lezione

"Polemiche inutili. Lasciateci fare"

«Mi hanno sorpreso negativamente le uscite pubbliche di alcuni esponenti del Pd, in particolare dell’ex ministro Luigi Nicolais. La sensazione è che la lezione delle Provinciali non sia bastata». È preoccupato il bassoliniano Antonio Marciano, responsabile organizzativo del Partito democratico campano. La sua parola d’ordine è una: evitare di commettere altri errori e tornare a vincere. Si parla con insistenza dei candidati alle prossime Comunali. «Infatti. Continuiamo a ignorare le scadenze elettorali imminenti e ci soffermiamo su quelle future. A poche settimane dalle Provinciali, si era infatti aperto il dibattito sulle Regionali e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Oggi che bisognerebbe individuare il candidato per la guida di Palazzo Santa Lucia, si pensa invece al prossimo sindaco. Così non va». Qual è, secondo lei, l’errore? «Rischiamo seriamente di perdere di vista le vere priorità. lo dico: alle Regionali lasciateci fare». In che senso? «Si lasci a chi ha già governato e vinto la possibilità di costruire un nuovo sistema di alleanze locali che guardi certamente a sinistra ma che coinvolga anche l’Udc, politicamente indispensabile e determinante». E i livelli nazionali? «Basta con i condizionamenti romani e con le uscite scomposte come quella di Marina Sereni che alimentano solo il dibattito interno senza guardare alla società campana. Io le eviterei, non aiutano certamente». Qual è, allora, la strada da seguire? «Ci facciano lavorare in pace, abbiamo la vocazione alla vittoria più che alla solitudine e alla sconfitta. Qualcuno spende la propria vita a capire cosa vuole e cosa può fare Bassolino; noi, invece, abbiamo dimostrato di saper costruire e abbiamo rappresentato un pezzo di storia della politica campana». Cosa prevede per le Regionali? «Esistono ancora le condizioni per costruire nel centrosinistra una nuova stagione con un ricambio della classe dirigente. È dunque ampiamente sconfitta la lettura di chi crede che il governatore voglia occupare nuovi spazi o limitare le opportunità dei giovani. Lo ha fatto capire chiaramente sostenendo Cozzolino alle Europee e Amendola alla segreteria regionale del Pd».
Come vedrebbe un’eventuale candidatura a governatore di Nicola Mancino? «Davanti a noi abbiamo un percorso: occorrono candidature autorevoli, disponibili a sottoporsi alle primarie e in grado di tenere insieme forze diverse. Sulla base di questi criteri non c’è preclusione verso nessuno». (da il Mattino)

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