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domenica 28 febbraio 2010

Figli d’arte e debuttanti nell’esercito dei candidati

Dalla pasionaria anti discarica all’ex meteorina

Regione Campania - La pattuglia degli uscenti, un nutrito gruppo di sindaci, un ministro (Mara Carfagna) e tante new entry nelle liste degli aspiranti a un seggio nel prossimo Consiglio regionale della Campania. Come ampiamente annunciato, la lista del Pdl nella circoscrizione di Napoli sara’ guidata dal ministro per le Pari Opportunita’ Mara Carfagna seguita da un’altra big del partito, Alessandra Mussolini. Scorrendo l’elenco si scorge il nome di un figlio d’arte, Angelo Gava, primogenito dell’ex ministro democristiano dell’Interno Antonio, dell’ex meteorina Giovanna Del Giudice, dell’ex questore di Napoli Franco Malvano e di Luciana Scalzi, gia’ assistente del coordinatore nazionale del partito Denis Verdini. Escluso invece Tommaso Barbato, noto alle cronache di Palazzo Madama per lo sputo rifilato al senatore ex Udeur come lui Nuccio Cusumano durante il dibattito per la fiducia al governo Prodi. Sempre nel centrodestra, con l’Adc di Pionati, tenta l’avventura un altro figlio d’arte, Ettore Zecchino, il cui papa’, Ortensio, fu ministro alla Ricerca Scientifica nel governo D’Alema. Dall’esilio di Roma, dove e’ costretta per le vicende giudiziarie che hanno travolto l’Udeur, provera’ a tornare in Consiglio regionale Sandra Lonardo Mastella candidata a Napoli e nella sua Benevento. Nel centrosinistra il Pd a Napoli apre la sua lista con un poker di donne: la sociologa Paola De Vivo, Antonella Ciaramella, sorella di una vittima innocente della camorra, Marica Covino, sindacalista della Telecom per cui lavora come centralinista e Angela Cortese, ex assessore provinciale. In lista anche Ibrahim Yacobou, un immigrato passato dai campi di Casal di Principe alla recitazione in un film di successo come Gomorra e attivo nel volontariato nell’assistenza dei bambini degli immigrati di Scampia. Nella lista del candidato governatore del Pd Vincenzo De Luca spazio alla presidente della commissione Pari opportunita’ della Regione Campania, Fiorella Girace e per Anna Maria Torre, figlia dell’avvocato Marcello Torre, ammazzato a Pagani, nel Salernitano, dalla camorra negli anni ‘80. Con i Verdi si candidano Rino De Martino, proprietario della storica libreria Treves a piazza Plebiscito, e la pronipote di Edoardo Scarpetta (lo storico attore e commediografo napoletano) Carolina Scarpetta. A sostegno del candidato grillino Roberto Fico scende in campo Doriana Sarli, la pasionaria di Pianura ai tempi della protesta anti discarica. (Ansa)

1 commento:

  1. Angelo Gava scende in campo. “Nel sangue la cultura di una politica per il bene comune”.
    Ho personalmente conosciuto dal capostipite della famiglia Gava, un grande “cavallo di razza” Silvio Gava, non solo della DC, ma della politica italiana del dopoguerra.
    Una figura prestigiosa del popolarismo italiano e un protagonista della ricostruzione del nostro Paese, Ministro del governo De Gasperi, fino a che nel 1976 esce di scena per cedere il passo al figlio Antonio, già eletto nel 1972, degno erede di suo padre. Per poi morire nel 1999.

    Silvio e Antonio Gava hanno sempre lavorato sia a livello locale che centrale per la gente, aiutando realmente i più deboli e bisognosi con una politica volta a creare le condizioni per la realizzazione di opere per il bene comune.
    Antonio Gava, con grande dignità, che era una delle sue grandi doti, affrontò la triste stagione fallimentare di “mani pulite”. Egli ha affrontato i processi che lo hanno riguardato, e dai quali è uscito pienamente assolto, sempre difendendosi nei processi e da vero uomo delle istituzioni (nonostante le ingiustizie subite), senza mai muovere contestazioni nei confronti di chicchessia.

    Processi da cui è stato assolto e gli è stata anche riconosciuta una congrua somma di risarcimento, che comunque non potrà mai sanare il danno subito a lui e alla sua rispettabile famiglia.

    Nel lontano 1982, mi affacciavo alla vita politica attiva della DC e iniziai a collaborare con il Centro Studi “Domenico Colasanto” a Casoria, nella provincia di Napoli, associazione all’epoca vicina alla cosiddetta corrente Dorotea, luogo politico in cui ebbi il piacere di conoscere Antonio e Silvio Gava, e da allora ho sempre collaborato e sostenuto Antonio Gava e gli uomini politici seri e onesti vicini al compianto Antonio.
    La mia quasi venerazione e ammirazione per Antonio Gava mi hanno portato a una vera e propria sofferenza prima per le vicende infamanti di “mani pulite” che lo colpirono ingiustamente, e poi per la sua morte avvenuta l’8 agosto del 2008.
    Da allora mi sono sentito veramente “orfano” in politica e di un secondo padre, per me maestro di vita. Mi mancava il punto di riferimento di un uomo politico di razza,di un uomo carismatico puro, che, ahimè, oggi il nostro paese non ne ha nemmeno l’ombra, o quelli che ci sono, sono però troppo vecchi e non hanno più la forza di lottare (Andreotti, Cossiga etc.).

    Conosco Angelo Gava, da oltre 20 anni, ho vissuto con lui esperienze molto positive, come con tutti i Gava che lo hanno preceduto. Un amico vero, una persona di una Napoli antica, squisita e brillante. Un manager preparato e un osservatore della politica molto accorto.
    Più volte è stato sollecitato a scendere in campo, da me in passato e continuamente da tanti amici, e se vogliamo da noi nostalgici della politica vera, fatta di strategia e di ideali, e non dell’attuale modo di far politica,che ha portato al disgusto molti cittadini, allontanandoli dalla politica. Slogan principale di Angelo Gava per la corsa alle “Elezioni Regionali in Campania 2010 nel PDL”, è: “La Regione Campania bisogna amarla per governarla”, uno slogan che spero in futuro farà suo anche per l’Italia. Perché, questo è ha significato intrinseco di voler esprimere tutto il disappunto che molti politici non amano ne la loro terra di origine, ne il proprio Paese.
    I Gava sapevano fare politica sul territorio, accogliere le istanze della gente e farle proprie. Angelo è nipote e figlio di “cavalli di razza” e sicuramente saprà mantenere alto il nome della famiglia e della vera politica italiana, di una famiglia che ha nel sangue “la cultura di una politica per il bene comune” .

    Vanno a Angelo i miei auguri personali, e di tanti amici che lo sosterranno insieme a me, con la speranza di vederlo presto al parlamento e poi Ministro.

    Gennaro Ruggiero www.gennaroruggiero.com

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