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venerdì 26 febbraio 2010

Frana costone, paura a Marina di Aequa

Terra e massi caduti su via Murrano

Vico Equense - Marina di Aequa isolata per alcune ore a causa di una frana. È accaduto ieri mattina. Intorno alle 12,30, si è staccato un costone roccioso a via Murrano, unica strada che da Seiano conduce al borgo marinaro. Il quantitativo di rocce che ha invaso la strada è stato pari a 50 metri cubi. «Se qualcuno fosse passato al momento dello smottamento non se la sarebbe cavata molto facilmente. La fortuna ha voluto che nessuno transitasse in quel frangente, altrimenti sarebbe stata una tragedia». Questi i commenti di alcune persone presenti sul luogo, in attesa che il materiale franato venisse sgomberato dalla carreggiata per poter passare. A dare l’allarme è stata una pattuglia della polizia municipale di Vico Equense che si trovava in zona per dei sopralluoghi. Si sono recati immediatamente sul posto il comandante dei vigili urbani Ferdinando De Martino, il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque, l’ingegnere Salvatore Diorio, i tecnici del Comune, la protezione civile e i vigili del fuoco. Bloccata, dunque, la circolazione lungo la strada in entrambi i sensi per diverse ore e interdetto il cortile dell’abitazione che sovrastava il costone, rimasto sospeso nel vuoto. Si tratta di un terreno di proprietà privata che si trova a circa metà percorso tra l’imbocco di via Murrano e il centro di Marina d’Aequa, a 100 metri dalla seconda curva che si incontra scendendo. Grazie alle operazioni di rimozione del materiale franato e di quello pericolante la strada è stata riaperta intorno alle 15, anche se a singhiozzo. «Abbiamo consentito il transito dei veicoli compatibilmente con l’attività di disgaggio degli elementi instabili – ha spiegato Salvatore Diorio, caposettore protezione civile Comune di Vico Equense – effettuata dai rocciatori della “Dolomiti rocce”, che fortunatamente si trovavano in zona per altri lavori. Grazie al loro aiuto abbiamo potuto provvedere presto alla rimozione del materiale pericoloso e liberare la strada per far passare di tanto in tanto le automobili ed evitare la completa paralisi». Le rocce hanno sfondato anche il muro di contenimento, precipitando in strada con violenza. Unica barriera che ha frenato in parte il materiale in discesa è stata quella costruita in pali di castagno e rete metallica a cura del proprietario di uno dei due terreni interessati. «A metà dicembre si era già verificato un altro smottamento in questo stesso luogo – ha continuato l’ingegnere Diorio – a seguito del quale il Comune ha emesso un’ordinanza in cui ha avvertito i proprietari dei due terreni interessati della pericolosità della zona, invitandoli a mettere in sicurezza le rispettive aree. Soltanto uno dei due ha provveduto con una recinzione metallica». Inevitabili i disagi per le strutture alberghiere site nel borgo di Marina di Aequa. «Alcuni clienti sono rimasti bloccati – ha raccontato Rosaria Abagnale, titolare dell’albergo “Le Ancore” – e non hanno potuto fare rientro all’ora stabilita. Un gruppo di turisti del Belgio alle 9,30 sono usciti per un’escursione e non sono potuti tornare in albergo per pranzo, come, invece, avevano previsto. Una coppia di americani dovevano venire in mattinata ma, non appena sono venuta a conoscenza del problema, li ho contattati telefonicamente, suggerendogli di fare prima una passeggiata a Sorrento e poi venire verso sera. Per non parlare del fatto che io sono passata da quel luogo 10 minuti prima che accadesse la frana. Se fossi scesa un po’ più tardi per me sarebbe stato fatale». (Ilenia De Rosa il Giornale di Napoli)

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