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domenica 28 febbraio 2010

Lavori a Marina Grande chiazza a mare in costiera

Sorrento - È di nuovo allarme per la colorazione del mare che bagna la penisola sorrentina. L’altro giorno un’enorme chiazza marrone si è propagata sullo specchio di acqua che costeggia Sorrento, nel tratto compreso tra il borgo dei pescatori di Marina Grande ed i Bagni della Regina Giovanna al Capo di Sorrento. A segnalare il ricorrente fenomeno ambientale è la sezione locale del Wwf presieduta da Claudio d’Esposito, che ha predisposto un dettagliato dossier fotografico. La documentazione raccolta testimonia come, effettivamente, un’enorme chiazza scura sia ben visibile sulla superficie del mare. Un episodio che riecheggia quanto già avvenuto un paio di mesi fa, quando, dopo pesanti piogge, il mare ha assunto una colorazione anomala un po’ in tutta la fascia costiera della penisola sorrentina. «Una considerazione da farsi – sottolineano dal Wwf - è che tale fenomeno si verifica con periodicità solo in alcuni punti della costa (spesso nei pressi di impianti di depurazione) ed esclusivamente in certi giorni». In passato, a finire sul banco degli imputati furono alcune aziende che si ipotizzava scaricassero nei rivoli i reflui fognari e di lavorazione che poi raggiungevano il mare. A riguardo furono avviate anche delle inchieste da parte della procura, corroborate da indagini e rilievi eseguiti dalle forze dell’ordine. Questa volta, però, la situazione potrebbe essere diversa. A differenza dei casi precedenti, infatti, sembra che il «colpevole» dello sversamento sia individuabile. La colorazione scura del mare non sarebbe dovuta a scarichi illeciti - come confermano anche dal WWf «la cascata del torrente Neffola (che si immette sotto il borgo di Marina Grande) presenta acque che appaiono limpide» -, ma più semplicemente all’intervento in corso per il ripascimento dell’arenile di Marina Grande. In pratica una parte dell’enorme quantità di sabbia scaricata nella baia si sarebbe dispersa in mare, anche perché trascinata dalle piogge, provocando la colorazione scura delle acque. A conferma di ciò le perfette condizioni di funzionamento dell’impianto di depurazione di Marina Grande. «In trent’anni di lavoro presso la struttura – conferma uno degli addetti della Gori – le acque di risulta del processo non sono mai state così limpide. Tanto che una scolaresca di Napoli è appena venuta a visitare il depuratore per conoscerne i meccanismi di funzionamento». Giallo risolto, quindi. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)

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