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giovedì 25 febbraio 2010

Rivellini: consulenze d'oro. Il Sindaco replica: falsità

Meta - Ancora acque agitate sulla vicenda della riqualificazione del litorale di Meta dove la polemica politica locale si intreccia con il clima elettorale di queste settimane. Ad accendere la miccia è l'europarlamentare del Pdl Enzo Rivellini che, sulla scorta di quanto segnalato da esponenti locali del centro-destra, denuncia un presunto caso di spreco di denaro pubblico riguardante l'affidamento di un incarico per lo "Studio specialistico per la valorizzazione e la riqualificazione innovativa e sostenibile del litorale di Meta". Da qui l'annuncio di una indagine d parte della magistratura amministrativa per accertare la regolarità della procedura. "Temo che ci troviamo dinanzi ad altri casi di sprechi ed inefficienze e che purtroppo ancora una volta saremo costretti ad allertare la Corte dei Conti perché lo sperpero di denaro pubblico continua a ripetersi imperterrito nei Comuni del napoletano e della Campania amministrati dal centrosinistra", scrive in una nota l'europarlamentare. Al centro della querelle una spesa di circa trentacinquemila decisa dalla giunta negli ultimi mesi del 2009 e che per gli esponenti dell'opposizione sarebbe viziata in quanto adottata in assenza del provvedimento che stabilisce il limite massimo degli incarichi esterni da assegnare nel corso dell'anno. Decisa la replica del Palazzo affidata al sindaco Paolo Trapani. "Quello che si vorrebbe far passare per consulenza, agitando lo spettro dello spreco di denaro pubblico, in realtà è una convenzione con la facoltà di architettura dell'università Federico II di Napoli alla quale abbiamo affidato l'incarico di elaborare un piano di recupero dell'intero litorale di Meta", spiega il primo cittadino. E quali sarebbero le finalità del progetto commissionato? "Vogliamo che siano gli esperti del settore, professionalità che notoriamente manca all'interno dell'organico di un piccolo comune come il nostro, a fornirci indicazioni su come procedere per intervenire nella messa in sicurezza della costa e su come eventualmente ricavare aree da destinare al diporto", aggiunge Trapani. Infatti, mentre proprio in questi giorni è stato finanziato il progetto Coste sicure con il quale si dovrebbe risolvere il problema dell'erosione e quello della protezione delle spiagge, ancora nulla è stato definito in merito al destino del porto. Attualmente, la struttura, costruita a lotti tra l'inizio degli anni Settanta e la prima metà degli anni Novanta, è completamente insabbiata. (Francesco Aiello il Mattino)

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