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venerdì 23 aprile 2010

Parcheggi interrati, indaga la Procura

Piano di Sorrento - Crociata in atto contro la progettazione e l’esecuzione delle decine di parcheggi multipiano autorizzati sul territorio dall’ufficio tecnico comunale con la Procura della Repubblica di Torre Annunziata che sembra avere già raccolto faldoni di materiale per verificare la legittimità delle opere in seguito alla bocciatura giunta direttamente dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Al momento si è verificato un improvviso stop che ha lasciato in stand-by sulla scrivania dei funzionari del Comune di Piano di Sorrento le pratiche avanzate da privati cittadini che intendono trasformare giardini e proprietà terriere destinandole alla realizzazione di parcheggi interrati a carattere di pertinenza cavalcando l’onda del fenomeno e nel chiaro intento di speculare arricchendosi con opere inizialmente autorizzate dall’ente comunale. Dopo il servizio televisivo trasmesso il 14 marzo scorso dal tg1 il particolare interesse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato ulteriormente sollecitato e dopo una serie di deduzioni e controdeduzioni richieste alla sezione penisola sorrentina del wwf si sono avuti i primi chiari movimenti in materia. Le prime avvisaglie sono arrivate il 10 aprile scorso con il netto parere negativo del Ministero dei Trasporti che in materia di parcheggi interrati di pertinenza ha invitato il Ministero dell’Ambiente, Regione Campania, Procura della Repubblica di Torre Annunziata ad intraprendere con decorrenza immediata le rispettive iniziative di competenza sulla scorta della nota già sottoscritta il 16 dicembre 2009 da Bartolomeo Sciannimanica dirigente del settore urbanistica della Regione Campania che diffidava il Comune di Piano di Sorrento ad annullare la delibera n.4 del 9 aprile 2008 dalla quale nascono le autorizzazioni dell’ente comunale per la realizzazione dei parcheggi interrati. La delibera era stata impugnata dal wwf sezione penisola sorrentina che anziché fermarsi davanti ai primi ostacoli ha proseguito con i propri intenti arrivando al ricorso al Presidente della Repubblica Italiana. L’appello non è rimasto inascoltato, pare anzi, da voci di corridoio, che potrebbe essere addirittura vittorioso. In caso di conferma si potrebbe assistere ad una vera e propria disfatta dell’ufficio tecnico del Comune di Piano di Sorrento i cui funzionari rischierebbero di essere raggiunti da avvisi di garanzia. Un terremoto che sconvolgerebbe la geografia del business plurimilionario in atto con una improvvisa e brusca frenata per i progetti già approvati o in attesa di concessione. A risponderne in prima persona potrebbero essere i componenti della Giunta comunale e l’ingegnere capo del settore urbanistica. Gli inquirenti sono al lavoro da settimane, nel mirino le opere già realizzate a via Bagnulo, via Gennaro Maresca, via San Giovanni nel pieno del centro storico, oltre ai box di pertinenza realizzati singolarmente su via dei Platani e già ripetutamente denunciati nel frangente dai volontari del wwf sezione penisola sorrentina. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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