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venerdì 30 luglio 2010

Treni e autobus, rischio stangata sui pendolari

Regione Campania - Da un lato la rimozione degli amministratori; dall’altro l’aumento del costo dei biglietti. È il doppio fronte che vede impegnata la giunta nel settore trasporti. Il giorno dopo l’approvazione, in consiglio regionale, della legge che revoca i mandati degli amministratori unici dell’Eav (e delle controllate Circum, Sepsa, Metrocampania Nordest e Metrocampania Parcheggi) e di Air Avellino e Caremar il Consorzio UnicoCampania lancia un allarme: o la Regione eroga i fondi o aumenterà il costo dei biglietti. E sarà una stangata. Tra i due fatti, la rimozione dei manager e il prezzo dei ticket, non c’è relazione ma è evidente che i trasporti, in un modo o in un altro, restano un settore strategico che ha bisogno di interventi strutturali. La Regione ha comunicato al Consorzio la propria «indisponibilità» a erogare i fondi per l’integrazione tariffaria. L’assemblea di UnicoCampania ha già informato Palazzo Santa Lucia che senza la contribuzione regionale, che consente ai cittadini un risparmio annuo di 38,5 milioni di euro, la tariffa integrata aumenterà in maniera consistente: il biglietto orario per lo spostamento Napoli-Pozzuoli o Napoli-Casoria passerà dagli attuali 1,10 a 2,05 euro; il biglietto orario per lo spostamento Napoli-Torre del Greco passerà da 1,80 a 2,45 euro; il biglietto orario Napoli-Salerno passerà da 3,40 a 4,55 euro. Ad aumenti ancora più ingenti sarebbero esposte le tariffe se l’integrazione dovesse essere addirittura abolita: sparirebbe il biglietto integrato, sarebbe necessario acquistarne anche più di uno per spostarsi con spese ancora più consistenti: il Napoli-Salerno, per esempio, passerebbe da 3,40 a 5,20 euro. Ad ogni modo l’eventuale decisione circa l’aumento delle tariffe spetta alla Regione e non al Consorzio. A rischio stangata anche il biglietto UnicoNapoli. «Ma sono sicura - dice il presidente del Consorzio Antonietta Sannino - che il Comune difenderà l’integrazione. E mi auguro che anche la Regione faccia la sua parte per non far morire un’eccellenza unica in Europa». La Regione intende mantenere la tariffa integrata, crede a questo sistema tariffario ma intende capire cosa fare per arginare le perdite da mancati introiti. Recentemente l’assessore ai Trasporti Sergio Vetrella ha sbloccato 11 milioni stanziati dalla precedente giunta. Ma evidentemente c’è qualche falla nel sistema e prima di liberare altre risorse la Regione vuole intervenire con una manovra complessiva. Una linea che Vetrella ha annunciato ieri durante l’audizione in commissione. «Sono due gli obiettivi fondamentali della mia politica per i trasporti: l’efficienza del sistema e il taglio degli sprechi, nell’ambito di un trasporto di qualità che ponga al centro l’utente», è la sintesi del pensiero dell’assessore che ha sottolineato la volontà di procedere a un piano di razionalizzazione delle aziende di trasporto, a cominciare dalla liquidazione della holding Eav (trasferendone le funzioni e il personale all’Agenzia per la Mobilità) e dall’accorpamento delle tre aziende che gestiscono il trasporto su ferro (Circumvesuviana, Sepsa, Metrocampania Nordest). (Paolo Mainiero il Mattino)

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