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venerdì 29 ottobre 2010

Bruciò la bandiera, denunciato

Sette giorni fa aveva bruciato la bandiera italiana, dopo essersi arrampicato su un ulivo, sostenendo che chi vuole i rifiuti a Terzigno sta calpestando il tricolore. L'uomo è stato identificato e denunciato in stato di libertà, per vilipendio alla bandiera e adunata sediziosa. S.A., 30 anni, è uno dei manifestanti che da giorni presidiano il territorio, nel Vesuviano, contro l'eventuale apertura di una seconda discarica, 'Cava Vitiello'. A denunciarlo, gli agenti del commissariato di Torre Annunziata. Nel frattempo in pochi sono rimasti a presidiare per tutta la notte la Rotonda Panoramica, l'area di accesso a via Zabatta, la strada della discarica. Il clima è di attesa in vista della ripresa, nelle prossime notti, del passaggio dei camion diretti alla discarica dopo lo stop ai conferimenti deciso per la messa in sicurezza della cava. Sarà un momento cruciale per capire la reazione dei manifestanti. Oggi pomeriggio un gruppo di giovani con il volto semi-coperto da cappelli e cuffie, ha lanciato in via Poli al 29, traversa di via del Tritone a Roma, davanti al portone di ingresso della sede di rappresentanza della Regione Campania, circa 5 sacchetti pieni di immondizia. Contemporaneamente, hanno fatto esplodere una cinquantina di mortaretti e fuochi d’artificio, urlando degli slogan contro Berlusconi e dicendo ‘Porteremo Terzigno anche qui”.

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