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mercoledì 24 novembre 2010

Studenti, assedio al Senato

Lauro (PdL): La profanazione del senato è anche il frutto avvelenato di una pubblicistica, che alimenta l'antiparlamentarismo

Dilaga la protesta degli studenti contro il ddl Gelmini, la riforma dell'università in discussione alla Camera. Dal tetto di architettura a Roma a quello di Ingegneria a Palermo, dalle occupazioni a Torino, Pavia, Macerata, al presidio sotto Montecitorio, è stata una giornata di tensione e scontri che ha visto cortei, manifestazioni, occupazioni in tutta Italia. Momenti difficili soprattutto nella Capitale, dove alcuni studenti hanno tentato di superare il cordone di sicurezza e entrare a Palazzo Madama, sede del Senato, tirando uova contro le vetrate e cantando in coro «dimissioni, dimissioni». Il sen. Raffaele Lauro (PdL), nell'esprimere piena solidarietà e gratitudine a coloro che hanno impedito la violazione di un luogo sacro della democrazia e della sovranità popolare, ha dichiarato: "Questa profanazione è anche il frutto avvelenato di una pubblicistica, che investe i grandi quotidiani nazionali, la quale, con tenace continuità, alimenta, in modo irresponsabile, il vento dell'antiparlamentarismo, pubblicando articoli diffamatori nei confronti dei lavori del Parlamento e dell'attività dei parlamentari, giudicati fannulloni ed approfittatori di regime. Gli studenti rischiano di essere plagiati da questo antiparlamentarismo, che, in passato, ha prodotto la dittatura fascista. A questo disagio bisogna rispondere con il senso delle istituzioni e con la repressione di ogni illegalità, ma anche con scelte politiche che abbiano il coraggio di abolire scandalosi privilegi, in modo da restituire dignità e rispetto alla classe politica e parlamentare, specie da parte delle giovani generazioni."

Fallito il blitz a Palazzo Grazioli

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