Pagine

mercoledì 22 dicembre 2010

Sequestrato pesce scaduto

Piano di Sorrento - La capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, comandata dal capitano di fregata Giuseppe Menna, ha scoperto un deposito di un noto centro di distribuzione, che immetteva sul mercato prodotti ittici congelati scaduti da tempo, addirittura alcune date di scadenza risalivano al 2002. Il titolare del centro di distribuzione è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e sono stati sequestrati circa 890 kg di pesce congelato di varia natura (cernie, gamberi, calamari, ricciole, etc.), prodotti ittici che sarebbero sicuramente finiti sulle tavole degli ignari consumatori.

4 commenti:

  1. Sarebbe anche utile sapere di quale commerciante si tratta, in modo da tutelare i consumatori

    gdl

    RispondiElimina
  2. infatti vorremmo sapere di chi si tratta in modo da evitare di fare un Natale al pronto soccorso...cmq ho già qualche sospetto..

    RispondiElimina
  3. per privacy non possono mettere i nomi, nel caso di gravi eventi le attività commerciali vengono poste sotto sequestro, siccome si tratta solo di questo, poi subbentrano ispezioni accurate ai commercianti, nel caso non si rilevino altre anomalie ed è tutto in regola allora possono vendere. se diciamo che i prodotti ad esempio di auchan sono illegali (semplicemente perche il marchio ha un colore difettato ecc) e si dice il marchio nessuno piu andrebbe li a comprare perche dicono che ha cose che fanno male quando non è vero visto che è altro...

    RispondiElimina
  4. Ma che cavolo dite!!! Ma quale privacy?! Cerchiamo di parlare a ragion veduta. In base a questo ragionamento non si sarebbe dovuto sapere nemmeno il nome di Sabrina, la cugina della povera Sara Scazzi, visto che potrebbe un domani essere scagionata del tutto.
    Davanti alla salute pubblica non c'è privacy che tenga...andate a leggervi il Dlgs 196/2003 prima di parlare.
    gdl

    RispondiElimina

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.