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mercoledì 27 aprile 2011

Per una scuola del futuro

Di Gennaro Cinque

Ogni scommessa di cambiamento passa per le sue ragazze e i suoi ragazzi. Per questo la scuola è stata il cuore dell’innovazione, il banco di prova perché la Vico Equense del futuro mettesse salde radici. È la scommessa di cui siamo più orgogliosi e, anche qui, le cifre parlano chiaro. Per anni la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, nel nostro Comune è stata articolata in quattro dirigenze scolastiche per un totale di 13 plessi e con un'anomalia: alcuni plessi avevano un numero complessivo di circa 50 alunni che impediva la formazione completa della classi per ciascun anno di corso. Per ovviare a questo si organizzavano le pluricassi ovvero delle classi miste, composte da alunni d’età diversa e iscritti a differenti anni di corso. Ora questa soluzione può andare bene nei piccoli centri dove il basso numero di bambini residenti obbliga i dirigenti scolastici a raggruppare gli alunni. Non si possono, però, nascondere gli svantaggi di un isolamento culturale, di una povertà di stimoli e di relazioni sociali, di cui soffrono indubbiamente gli alunni dei piccoli plessi decentrati. Per questo abbiamo scelto di abolirle. Di conseguenza anche i servizi scolastici erano organizzati in base al numero degli edifici esistenti: una cucina attrezzata per ogni plesso, anche per quello di Montechiaro e Ticciano con un numero veramente esiguo di alunni, un cuoco per ogni centro cottura, seppure di modestissime dimensioni. Anche la fornitura dei generi alimentari, delle bombole di gas, del materiale di pulizia e gli interventi di manutenzione ordinaria dovevano avvenire in tutti e tredici i plessi scolastici, con evidente dispendio di energie, di risorse economiche e umane.



Con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 28.11.2008, riconfermata con delibera di G.C. n. 196 dell’11.11.2009, dopo anni di studio della realtà scolastica del nostro Comune e, in particolare, delle frazioni è stato approvato il programma di riorganizzazione ed ottimizzazione delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, che è stato realizzato a partire dall’anno scolastico 2009/2010. La finalità precipua del piano di riorganizzazione delle nostre scuole è stata la razionalizzazione degli edifici scolastici in attuazione anche delle innovazioni legislative proposte dal Ministro Gelmini che prevedeva la chiusura obbligata degli edifici scolastici con un numero esiguo di alunni. Nell’anno scolastico 2009/2010, pertanto, è stato attuato solo un programma di riorganizzazione delle scuole esistenti sul territorio mentre è stata rinviata all’anno scolastico successivo la discussa problematica attinente il dimensionamento scolastico vale a dire la determinazione del numero delle dirigenze che, su proposta del Comune, viene, invece, approvata dalla Giunta Regionale della Campania. Quindi nell’anno scolastico 2009/2010, in attuazione del suddetto programma di riorganizzazione delle scuole, pur lasciando le quattro dirigenze scolastiche storiche, si è proceduto alla chiusura degli edifici di Ticciano [n. alunni 43] e di Montechiaro [n. alunni 51] per cui, a seguito degli accorpamenti, si è avuta l’attuale situazione:
1° Circolo Didattico
Scuola primaria e dell’infanzia Sconduci
Scuola dell’Infanzia SS. Trinità
Numero alunni complessivo: 754
Istituto Comprensivo Caulino
Scuola primaria di S. Andrea
Scuola dell’Infanzia di Massaquano
Scuola media di Massaquano
Scuola dell’Infanzia di Fornacelle
Numero alunni complessivo: 914
Istituto Comprensivo Scarlatti
Scuola media di Vico Centro
Scuola Media di Fornacelle
Scuola primaria di Arola
Scuola dell’infanzia di Arola
Numero alunni complessivo: 699

I provvedimenti di riorganizzazione attuati negli ultimi anni scolastici hanno consentito il raggiungimento di notevoli risultati nel senso che: è stata assicurata stabilità nel tempo alle istituzioni scolastiche; è stato garantito agli alunni l’esercizio del diritto allo studio in un’ottica di confronto, aperto e stabile, con altre istituzioni e con il territorio, in modo da fruire di maggiori risorse economiche e culturali per il conseguimento di una formazione “integrata”; è stata realizzata, in tali istituzioni, l’aggregazione dei plessi sottodimensionati in maniera da realizzare significative economie spendibili per il miglioramento strutturale degli edifici e per il potenziamento della qualità formativa, attraverso la sinergia dei contributi educativi progettati sul territorio; è stata ottimizzata, attraverso l’aggregazione dei plessi scolastici, la qualità del servizio scolastico; è stato consentito all’utenza scolastica di poter fruire di una migliore qualità del “diritto allo studio”, in quanto, con l’aggregazione e razionalizzazione dei plessi scolastici così com’è stata realizzata, si favorisce un processo di socializzazione più ampio, determinando un confronto educativo aperto, per la presenza di un maggior numero di alunni nel plesso di aggregazione. Nel mio programma intendo dare priorità ai bisogni della scuola e ascoltare le richieste che provengono da questo mondo, come del resto ho sempre fatto in questi anni di amministrazione. In queste settimane sono iniziati i lavori alla scuola di Arola. Una ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’intero edificio con una attenzione massima rivolta sia all’accessibilità, con i tre ingressi, sia al superamento delle barriere architettoniche, in modo da rendere accessibile il complesso all’intera popolazione studentesca inclusi i diversamente abili.

1 commento:

  1. "Caro Sindaco", anche lei proveniva da una pluriclasse?
    P.S.
    Ticciano non è stata chiusa perchè la scuola era situata in zona rossa?!?
    Quando si esamineranno le pratiche di condono edilizio ed altro, che zona diventerà?
    Sergio De Martino

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