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lunedì 26 settembre 2011

Dichiarazione del consigliere comunale Rosario Fiorentino del gruppo consiliare Insieme per Sorrento

Sorrento - “Mentre il territorio della città di Sorrento è in parte devastata dal cemento e dagli affari, alcune inchieste e denuncie di cittadini ed associazioni inoltrate alla Autorità Competenti su parentopoli e affittopoli aprono uno squarcio su incarichi assegnati, affidamenti discutibili, regolamenti e leggi violate, abusivismo in pieno centro della città come ma non solo in Via Correale, un uso distorto e privatistico degli arenili in special modo a Marina Piccola, si annuncia la conclusione di un accertamento tecnico sui parcheggi e box costruiti fino ad oggi con un certo stupore e meraviglia diffuso mentre da tempo istanze e richieste depositati agli atti del Comune di Sorrento sulle diverse e ripetute irregolarità riscontrate sono rimaste inevase. Diciamo la verità . Ad oggi il Comune di Sorrento a circa 18 mesi dall’insediamento della nuova Giunta Municipale non ha fatto nulla in materia di tutela ambientale. Anzi ha sostenuto se non incoraggiato la costruzione del parcheggio di Via Rota etc etc. Non possiamo accettare lezioni dall’arch. Graziano Maresca progettista di tale scempio. Ma le cose vanno male anche su altri fronti.


“Sorrento, città da restituire ai giovani e alla cultura.” Erano questi gli obbiettivi che in piena campagna elettorale l'attuale Sindaco Giuseppe Cuomo pronunciava nel corso dei suoi comizi. Ebbene, questo non è stato. Possiamo invece dire che dal maggio 2010 si è aperta a Sorrento la porta del dimenticatoio, e in esso stanno finendo sempre più fatti, luoghi e persone. Presto non vi sarà più spazio e bisognerà allargarlo. Ma parlando di cultura, le cadute più eclatanti, i passi falsi fatti da questa amministrazione nel primo anno e mezzo di vita, si rivelano maggiormente sotto il profilo della cultura, in riferimento particolare a due grandi personalità del mondo della cultura, dell'informazione e del sapere, scomparsi lo scorso anno e che in diversi modo hanno avuto grande rilevanza per la Città di Sorrento. Parliamo della grande scrittrice Maria Orsini Natale e del sorrentino prof. Antonino Fiorentino. La prof.ssa Maria Orsini Natale era una grande scrittrice, testimone della nostra terra. Ho avuto l'occasione di incontrarla prima durante il 29° Premio Cypraea, nel 2007, in occasione della mostra di Giovanni Truncellito, in cui lei intervenne quale ospite del Comune di Sorrento, e poi nel 2008, in occasione della presentazione del suo ultimo libro “La favola del cavallo” che come assessore alla cultura ho voluto che fosse organizzata tra i primi appuntamenti proprio a Sorrento. Da subito mi si è trovata dinanzi l’immagine di una donna che, come accade così di rado, riusciva a vedere e sentire la poesia in tutto ciò che è intorno a noi. Ricordo il suo sguardo così entusiasta, così lucido ed emozionato davanti all’arte che l’avvolgeva durante la premiazione al museo correale, ricordo le sue parole toccanti quando parlava dei personaggi della sua ultima favola. Da questo libro emergeva forte la sua voglia di dare voce con la sua forza poetica alle tante sfumature della realtà, su cui molto spesso il nostro occhio non si sofferma, presi come siamo a correre dietro i nostri problemi, la nostra quotidianità. Maria viveva nella magia dell’arte e della bellezza che da essa scaturisce ovunque, essa vibrava anche in un corpo che per sua natura non avrebbe potuto. Ecco perché i suoi più grandi capolavori sono emersi quando, ultrasettantenne, impugnava la penna quando molti altri a questa età cominciano ad abbandonare la vita. Maria è stata una delle più grande autrici moderne a decantare la bellezza della nostra Campania, del nostro Golfo di Napoli, e a valorizzare la cultura della tradizione e della storia. Ecco perché Francesca e Nunziata ha fatto sognare migliaia di giovani, ecco perché i brani di questo meraviglioso libro sono rimaste nella mente della nuova generazione che poi hanno seguito i personaggi che hanno preso vita sullo schermo della Wertmuller. Le sue opere profumavano della bellezza dei tempi andati, della eterna giovinezza che conserva chi persegue con forza la realizzazione del sogno di una vita, come Francesca che da nulla realizza il sogno di creare il più grande pastifico, o come Nunziata che persegue il suo sogno d’amore. Ho avuto il sentore che Maria ha sempre vissuto con negli occhi l’immagine di un mondo migliore un mondo più bello e più ricco perché permeato dalla poesia. Questo è l’esempio a cui le nuove generazione, gli studenti di oggi dovrebbero ispirarsi. L'altra figura è il prof. Antonino Fiorentino, già amministratore del Cmea, uomo impegnato per la divulgazione e la sensibilizzazione delle nuove generazioni sui temi dell'ambiente e dell'amore per il territorio impegnato in politica per diversi decenni. Ebbene davanti all'altezza di queste due figure si staglia l'insufficienza dell'amministrazione. Cosa è stato fatto per ricordare queste due figure? Circa un anno fa al momento della morte lo scrivente portò in consiglio comunale un'interrogazione connessa ad una lettera di condoglianze inviata alla famiglia Orini Natale con la richiesta di dedicare all'autrice un Premio di poesia, o un ciclo di eventi che ne coltivassero la memoria e la tramandassero alle nuove generazione. Ebbene il sindaco si dimostrò molto entusiasta della proposta e si dichiarò disponibile...ebbene cosa è stato fatto? cosa aspetta il signor sindaco a realizzare tale iniziativa? Possibile che debba essere l'opposizione a sollecitare interventi di questo tipo, a cercare di ricostruire un filo di continuità con gli eventi rilevanti precedentemente promossi? E che memoria è coltivata al momento del prof. Antonino Fiorentino che tanto con il Cmea si è dedicato a promuovere i temi dell'ambiente dell'ecosostenibilità? Quali iniziative in suo nome accompagneranno a scuola i piccoli studenti in quest' anno scolastico appena iniziato?Una delle più gravi pecche di questa amministrazione è il non riconoscimento dell'esempio come valore primario. Una delle più gravi carenze è l'inabilità nel lasciare l'esempio e la memoria alle nuove generazioni, ai nostri giovani. Essere amministratori, governare la città significa dare risposte positive agli interrogativi sul nostro futuro, tra questi di fronte all'attuale crisi dei modelli educativi e didattici c'è quello che riguarda il futuro dei nostri ragazzi e ragazze. I modelli educativi possono essere divulgati e trasmessi solo coltivando il valore dell'esempio, trasmettendo il ricordo e la memoria di personalità che hanno dedicato la vita all'educazione anche attraverso la scrittura, l'informazione e la poesia. Un'amministrazione che non riconosce questo valore fallisce sui nastri di partenza. Segue interrogazione urgente con discussione nella prossima seduta di Consiglio Comunale.”

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