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domenica 26 maggio 2013

Malumore Pdl, Cinque ancora in bilico

Il sindaco ha dribblato l’incubo crac con il voto dei dissidenti ma i fedelissimi restano spaccati 

Fonte: José Astarita da Metropolis 

Vico Equense - Gennaro Cinque sa bene di non essere ancora al sicuro. Il voto che la sua maggioranza ha dato compatta al bilancio consuntivo del 2012 potrebbe anche essere il canto del cigno del suo gruppo. Una crisi che ancora adesso si aggira come uno spettro tra gli scranni del Pdl. La nomina di Maurizio Cinque alla carica di presidente del consiglio comunale ha lasciato i suoi strascichi polemici e la riunione lampo del sindaco e dei suoi uomini, prima della seduta dell’assise, ha solo posticipato quella che sarà la resa dei conti. «Il voto sul bilancio è un voto semplicemente tecnico ». E’ stato l’avvertimento del consigliere Giuseppe Aiello. Il rappresentante del Pdl ha specificato come la risoluzione dei problemi sia ancora lontana. «Una scelta fatta per garantire l’affidabilità e la credibilità di questa maggioranza». Una maggioranza che sembra, comunque, dilaniata da atavici contrasti interni. Tutti i nodi stanno venendo al pettine e il salvacondotto di venerdì sera è solo un piccolo passo verso quella che sarà lo scenario futuro. Cinque e tutta la sua maggioranza dovranno dimostrare di essere uniti anche in futuro. «Il voto compatto al bilancio – aveva evidenziato Aiello – è stato fatto solo per dimostrare che questa è l’unica maggioranza che esiste e che anche in futuro si prodigherà per fare il proprio dovere, ma c’è bisogno di fare chiarezza». L’analisi del consigliere non fa una piega anche perché la stilettata, a chi mina dall’interno la base di solidità della maggioranza, è giunta puntuale. «I dissidenti devono chiarire la loro posizione in seno a questo gruppo», un messaggio inviato ai tre consiglieri messi alla porta dal sindaco a dicembre: Lora Cristallo, Andrea Balistrieri e lo stesso Cinque, neo presidente del consiglio.
 
I problemi ci sono e restano tali. Di incontri ce ne saranno a raffica anche perché il primo cittadino vuole risolvere tutte le diatribe interne. Se il presidente del consiglio comunale non ha alcuna intenzione di presentare le dimissioni - così come richiesto dai vertici - nuove bordate alla maggioranza giungono da Natale Maresca. «La maggioranza rimasta fedele a Gennaro Cinque, nel timore che il bilancio venisse approvato con i voti dell’opposizione e dei 3 dissidenti, è venuta in aula, ammettendo però che i problemi rimangono» dichiara l’esponente di opposizione. «Abbiamo voluto evitare a questa città il commissariamento perché ci sarebbe stato presentato un conto salatissimo. Ci sarebbe stato sicuramente un aumento di tutte le tariffe ed un blocco della macchina comunale». Se Maresca rimanda al mittente tutte le accuse di comportamento irresponsabile, il consigliere ammette che tutta l’assemblea pubblica avrebbe di che pensare e probabilmente andare a casa. «Se questo consiglio è pessimo e meriterebbe di lasciare, la giunta e il sindaco sono anche peggio – ha concluso Maresca -. Qualora il prossimo inverno si dovessero verificare le stesse condizioni di pochi giorni fa le nostre scelte saranno diverse».

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