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sabato 24 agosto 2013

La prima estate senza la barchetta da diporto…

di Claudia Scaramellino, consigliere comunale di IN Movimento per Vico

Vico Equense - Nonno M. aveva una barchetta di quattro metri e mezzo e spesso ogni mattina d'estate, andava a pescare con due suoi amici, che lo aiutavano a tirare l'imbarcazione in mare e poi in secco. C'era, da anni,uno spazio gratuito deputato ai diportisti , perché il nonno con la sua pensioncina non avrebbe potuto mantenersi questo "sfizio". Altri suoi amici facevano come lui. L., cassintegrato, anche stazionava la sua barchetta nello spazio gratuito per i diportisti, solo così poteva. Nel tempo che gli rimaneva libero dai lavoretti di arrotondamento sempre più necessari in tempo di crisi, egli andava a fare una pescatina. Anche G., giovane disoccupato con famiglia con lavoretti a giornata, aveva la sua barchetta sullo stesso pezzo di spiaggia. Alla notizia che quel pezzo dovesse essere occupato da altri nonno M., convinto di aver persa ogni opportunità ha sfasciato la sua barchetta; L. cassintegrato, sfiduciato, l'ha venduta, Un operaio diportista l'ha ceduta ad un'associazione che si occupa del mare. STORIE VERE di gente sfiduciata che la lunga attesa del bando ha confermato nel suo sentimento di abbandono. Forse se davvero si fossero voluti tutelare i diportisti, sarebbe stato opportuno fare subito il bando( non a luglio, ma a maggio!) che considerasse il reddito ISEE ( reale e accertato dagli uffici comunali!)e desse a quello priorità, considerare che la concessione fosse una per famiglia ed evitare in questo modo che i furbi o i prepotenti all'italiana accampassero diritti fasulli o di cui già godono per altri versi. Per escludere ci vuole coraggio e soprattutto a mettere in atto l'esclusione quando tocca a soggetti, per tanti motivii, non facili, quali quelli che usurpano o accampano diritti.E' la prima estate, senza barca dopo tante, per un pugno di uomini a cui la Città avrebbe dovuto, quanto meno, dare ascolto, avendone accertata la "debolezza"! Ora invece ne è stata confermata la sfiducia. I pochi rimasti a sperare in un posticino, a fine agosto, si accorgono di essere stati illusi, perchè ancora attendono l'affidamento del loro spazio, mentre non hanno avuto la facciatosta di chi è andato a occuparlo a prescindere! E' evidente che non lo avranno più per un bando con criticità che ne ha ingessato il percorso naturale, per l'egoismo di altri aspiranti che avrebbero preteso ancora, avendo già altra disponibilità per la propria imbarcazione per ultima, ma non ultima, per la volontà precisa a non fare di chi aveva autorità su quegli spazi! Resta l'amarezza di costatare che l'Amministrazione non ha tutelato i veramente deboli, assumendo un atteggiamento degno di Pilato!

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