Pagine

giovedì 22 agosto 2013

Libri sotto le stelle, domani tocca a Don Luigi Merola

Vico Equense - Penultimo appuntamento alla rassegna «Libri sotto le stelle». Venerdì, alle ore 21, sulla terrazza dell’hotel Axidie di Seiano tocca a Don Luigi Merola con «I bambini di Napoli» (ed. Graf). Oltre l’autore, interverranno Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense e Angelo Ciaravolo, curatore della kermesse letteraria. Il contributo musicale è affidato al cantante chitarrista Franco Palomba. «Si può, anzi si deve ricominciare dai bambini. Il cambiamento è possibile se non ci sono muri a separare bambini di serie A dai bambini di serie B». Questo è il messaggio di don Luigi Merola, quello che la fondazione «‘A voce d’’e creature» intende dare. La città sta cambiando, ed è questo il momento di agire, di fare. I proventi della vendita dei libri saranno devoluti interamente alla fondazione gestita dal prete anticamorra. L’ingresso è libero. Si avvia dunque alla conclusione la lunga kermesse letteraria di Vico Equense, giunta quest’anno alla sua sesta edizione, dove si sono alternati Roberto Napoletano, Antonio Caprarica, Manuel De Sica e Federico Monga. Domani è il turno di Don Luigi Merola. A seguire, la sera del 30 agosto, chiusura con un’ospite d’eccezione: Giampiero Mughini. Uno degli appuntamenti più seguiti è stato quello con Manuel De Sica, figlio dell’indimenticato Vittorio con il libro «Di figlio in padre» (Bompiani). Nel libro Manuel De Sica ha riletto la vita e la carriera artistica del regista di capolavori del cinema, rendendo omaggio alla figura dell’artista, dell’attore ma anche dell’uomo e del padre. Un De Sica dolorosamente diviso tra due famiglie, che dormiva una sera ai Parioli, nella casa in cui viveva con Giuditta Rissone e la figlia Emi, e una sera all’Aventino, con Maria Mercader e i figli Manuel e Christian.

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.