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sabato 21 giugno 2014

Vive nella casa per terremotati lasciatale dagli zii: l’amministrazione la denuncia, il giudice l’assolve

Vico Equense - Viveva nella casa per terremotati assegnata agli zii da diverso tempo. E continuò ad occuparla anche dopo la morte dei parenti. Nonostante la diffida del Comune di Vico Equense e il decreto penale di condanna emesso a suo carico dal Tribunale di Torre Annunziata. Ma oggi la querelle è finita. Con la sua assoluzione dall’accusa di occupazione abusiva dell’alloggio municipale. E la storia di una ragazza di Vico Equense che, di colpo, si è ritrovata sotto accusa per una vicenda a dir poco singolare. Quella cominciata oltre alcuni anni fa quando si trasferì a casa degli zii, assegnatari di un alloggio comunale destinato ai terremotati. Tutto fila liscio, senza alcun tipo di intoppo. Poi succede che gli zii muoiono e cominciano i problemi. Perché continua ad occupare l’appartamento finendo nel mirino del Comune di Vico Equense. E’ il 2005. Il commissario prefettizio dell’ente municipale, Pasquale Manzo, va all’attacco. Secondo il funzionario nominato dalla Prefettura di Napoli c’erano numerose irregolarità. La ragazza, all’epoca dei fatti 26enne, non poteva proseguire a rimanere nell’appartamento degli zii. Parte una diffida. Il commissario prefettizio invita la ragazza a lasciare l’immobile, di proprietà municipale. E al più presto. La faccenda si complica quando spunta un decreto di penale di condanna emesso a carico della 26enne che viene subito impugnato. E quindi si va al processo, dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Torre Annunziata. Vengono ascoltati numerosi testimoni. Tutti dichiarano al collegio che la ragazza – difesa dall’avvocato penalista Giovanbattista Pane – occupava la casa destinata ai terremotati ben prima dell’accertamento rilevato dal Comune di Vico Equense sfociato poi nell’avvio della querelle giudiziaria. Un fatto che emerge in maniera abbastanza eloquente e che suggerisce alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata di chiedere l’assoluzione, confermata dal giudice monocratico – Federica De Maio – con la sentenza depositata alcuni giorni fa. L’imputata è stata assolta perché, secondo il Tribunale, il fatto che già vivesse da tempo nell’appartamento dei familiari non inquadra i contorni di un possibile reato quale l’occupazione abusiva di un alloggio destinato ai terremotati e di proprietà dell’amministrazione comunale di Vico Equense. Insomma, cala il sipario su una vicenda in cui la ragazza al centro del giudizio si è sempre proclamata innocente dalle accuse di cui doveva rispondere e che adesso vanno definitivamente in soffitta dopo la sentenza di assoluzione. (Fonte: Salvatore Dare da Metropolis)

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