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lunedì 24 novembre 2014

Primarie, sale a nove il numero dei candidati per sfidare Caldoro

Fonte: Ottavio Lucarelli da la Repubblica Napoli 

Nove candidati anti-Caldoro. Lo slittamento delle primarie da dicembre a gennaio e l'allargamento agli altri partiti del centrosinistra lancia nella mischia un gran numero di potenziali candidati alla presidenza della Regione per le elezioni del 17 maggio 2015. Due di questi, per ora i più agguerriti, saranno domani a Napoli per consegnare le firme e presentarsi in due distinte conferenze. L'eurodeputato Andrea Cozzolino a mezzogiorno in via Marchese Campodisola, a pochi metri da piazza Municipio. Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca nel pomeriggio in un albergo del lungomare. Ieri Cozzolino ha rinviato la conferenza prevista in mattinata facendola slittare a domani e annunciando su facebook: «Le primarie sono obbligatorie. Siamo il Partito democratico, se non scegliamo il nostro candidato attraverso le primarie, non potremo più chiamarci così ». Messaggio perentorio. Un altro potenziale candidato, Angelica Saggese, cerca da tempo proprio di stemperare i toni di una sfida che si annuncia durissima. Da tempo ha lanciato la proposta di un invito a pranzo per De Luca e Cozzolino ma finora la sua resta un'idea. «Sono convinta — commenta Saggese — che le primarie si dovranno fare e che i cittadini dovranno scegliere liberamente il loro candidato. Questo è anche il senso della mia disponibilità a scendere in campo per consolidare la decisione di far scegliere agli elettori la candidata o il candidato più nuovo e aperto alla società per battere Caldoro.
 
Per me il confronto è un'opzione irrinunciabile, dentro e fuori al partito. Ecco il motivo per il quale ho invitato a pranzo Cozzolino e De Luca sperando che accettino perché c'è bisogno di parlare di idee comuni per cambiare la Regione ». Resta in stand by la candidatura del senatore Enzo Cuomo, ex sindaco di Portici. Nell'area riformista del Pd un'alternativa a lui è il deputato Enzo Amendola, ex segretario regionale. In corsa c'è anche il blogger Michele Di Salvo, l'outsider che accoglie positivamente lo slittamento delle primarie a gennaio: «In queste settimane si è parlato poco di politica, di programmi, di alleanze. Sarà saggio usare il mese in più per un dibattito sui contenuti, territorio per territorio. Allargare le primarie, anche fuori e oltre il Pd, è una risorsa positiva per tutto il centrosinistra che deve significare, oltre a nomi aggiuntivi, anche contenuti, temi e programmi complementari su cui ragionare tutti insieme. Una scelta utile da un punto di vista tecnico. Difficilmente un candidato vincente il 15 dicembre reggerebbe in una campagna elettorale fino al 17 maggio». Sei, dunque, i possibili candidati di area Pd, ma la rosa si amplia con l'allargamento agli altri partiti del centrosinistra. I socialisti lo hanno chiesto ufficialmente in una lettera inviata nei giorni scorsi ai democratici. Molti i nomi che circolano nel Partito socialista tra i quali è gettonato il deputato Marco Di Lello, eletto a Napoli nella liste del Pd. Stessa idea da parte dell'Italia dei valori. «L'Idv parteciperà con propri candidati a tutte le primarie di centrosinistra — annuncia Nello Formisano, portavoce parlamentare del partito — a cominciare da Veneto e Liguria per finire in Campania e Toscana perché ci sembra un modo utile per contribuire, nella coalizione di centrosinistra, all'individuazione delle personalità e dei programmi più idonei per la guida delle Regioni». E chi potrebbe essere il candidato Idv alle primarie in Campania? In pole c'è proprio Formisano. Altri nomi ancora potrebbero arrivare nei prossimi giorni. In Sinistra e libertà, ad esempio, potrebbe essere lanciato nella mischia l'ex presidente della Provincia, Dino Di Palma. Tutto, insomma, è pronto per il rinvio e la Direzione regionale dei democratici, guidata dal segretario Assunta Tartaglione, si riunirà nella prossima settimana per ratificare lo slittamento a gennaio.

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