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mercoledì 22 giugno 2016

Il commissario sarà concordato con De Luca

Vincenzo De Luca
L'identikit è stato tracciato: uomo forte e del Sud. Il governatore: «Astensionismo, un dato drammatico»

Napoli - «Un uomo forte del Sud. Modello De Luca», è questo l'identikit che stanno tracciando al Nazareno del commissario napoletano del Pd. E De Luca ha un ruolo fondamentale in questa partita. È lui infatti il punto di riferimento renziano in Campania. Con lui verrà concordato il nome. Matteo Renzi e il governatore ne hanno già parlato a Marcianise durante l'ultima visita del premier. Non a caso De Luca, che non è un gran frequentatore del partito, venerdì sarà a Roma alla direzione nazionale dove l'identikit prenderà corpo, avrà un nome e un cognome. Per ora quelli che circolano sono frutto di logica, talvolta di autopromozione oppure semplicemente vengono avanzati nella speranza di bruciarli. Certo è che del Sud può significare campano, ma anche no. E il profilo di De Luca è quello di un amministratore e politico col piglio decisionista. Seguendo il filo delle parole renziane, «un uomo forte», vicino a De Luca, si potrebbe ipotizzare l'attuale capo gruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, triestino con mamma napoletana e papa salernitano. Qualcuno si lancia addirittura a spifferare Luciano Violante, Anna Finocchiaro e Gianni Pittella. Tra i calabresi Ernesto Carbone e Ernesto Magomo.
 
E restano in campo i campani Ciro Buonajuto, Pina Picierno e Francesco Nicodemo. Intanto ieri il governatore ha commentato il voto napoletano: «A Napoli mi ha colpito il dato drammatico della partecipazione al voto del 35-36 per cento dei cittadini. Un dato che non inficia il valore del risultato elettorale ma non può che turbare, visto che segnala sfiducia e distacco dalle istituzioni. Non vorrei aggiungermi ai tanti depressi e trionfanti di queste ore, valuteremo poi con calma questa campagna elettorale che non ha avuto grandi slanci. Ci sono novità di grande rilievo come Raggi a Roma, dove era prevista una sua vittoria, e Appendino a Torino, dove non era prevista. Dobbiamo riflettere senza sufficienza ma sapendo anche che al la fine quando si è chiamati a governare vengono fuori le qualità o la mancanza di qualità». E il segretario regionale, Assunta Tartaglione: «L'esito dei ballottaggi in Campania conferma e consolida il risultato positivo del Pd nella provincia di Napoli e in altre province. Ma ridurre l'analisi del voto ai numeri e alla situazione locale sarebbe superficiale. Dal dato sull'affluenza, dai risultati di Napoli e di altre realtà campane, così come in altre regioni, emerge una richiesta diffusa di cambiamento e spetta a noi interpretarla al meglio. In attesa delle indicazioni che verranno dalla direzione nazionale di venerdì, apriamo da subito una riflessione franca e profonda». (Fonte: S.B. da Il Corriere del Mezzogiorno)

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