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sabato 25 febbraio 2017

Vico Equense accoglie ancora giovani, tanti cuori in una sola preghiera

Vico Equense - Un’altra serata, un altro momento di preghiera. I giovani della diocesi si sono incontrati ancora una volta, ancora per un altro mercoledì, presso la Chiesa della Ss. Annunziata di Vico Equense per vivere riflessioni e insegnamenti sul mondo della preghiera e sui tanti modi in cui le mani giunte possono essere rivolte al Signore. Arte, musica, insegnamenti sulla vita dei santi e confronto della parola di Dio, tematiche che si sono poste di fianco a un momento di adorazione per permettere ai ragazzi di dedicarsi alla condivisione e ai sorrisi. “É stato un momento bello, di confronto, di rilassamento interiore - racconto Augusto, animatore di Vico Equense - Principalmente, dopo l'introduzione, ci è stato chiesto di dislocarci lì dove avevamo scelto di andare. E la mia scelta è ricaduta sul pregare con la musica. Arrivati nella sala, siamo stati accolti con un canto di benvenuto, un canto che ha creato un'atmosfera particolare, che ha preparato i cuori all'incontro con le parole spese; parole che ci hanno condotto fino alla scoperta della 3° persona della Trinità. Maria ci ha illustrato come la preghiera può prendere forma nel canto, nella musica; le sue domande, il suo modo di porsi sono stati la chiave d'accesso dentro tutti noi presenti in quella stanza, affinché tutti potessimo comprendere che non serve semplicemente pregare e ripetere le parole delle preghiere come una poesia; bensì, dobbiamo interiorizzare le parole ed invocare lo Spirito Santo, affinché possa intercedere ed essere presente nei momenti in cui noi preghiamo. Ed è proprio lo Spirito Santo, il Dio in noi, che ci guida e può trasformare quelle semplici parole di una preghiera in un aiuto ed un'invocazione.
 
È stata un'esperienza che consiglio, un'esperienza che fa bene al cuore, perché ti spiega che non bisogna per forza pregare in silenzio; basta cantare una canzone interiorizzando le parole, oppure osservare un quadro, cercando di comprenderne gli aspetti più vicini alla preghiera. Questa scuola di preghiera ha come finalità la dimostrazione che Dio non è poi così lontano; anzi, nel quotidiano, nelle cose più semplici, se fatte con il cuore, accogliamo ed incontriamo Dio.” “Stavolta ho deciso di scegliere di pregare con la musica, perché tanti mi avevano detto che avevano vissuto una bella esperienza, e così è stato! - racconta un altro animatore di Vico Equense, Antonio - Appena entrati siamo stati subito rapiti da un canto di accoglienza che preparava ad un clima di gioia ma al tempo stesso di curiosità da parte nostra. Maria poi ci ha iniziato a spiegare cos'è la preghiera (tramite la figura del triangolo), cosa significa quando noi preghiamo e come dobbiamo prepararci ad essa. La cosa bella è che esistono tantissimi modi per pregare, tutti di pari importanza, e la musica e il canto sono alcuni di questi, anzi hanno la straordinaria capacità di arrivare al cuore direttamente dalle orecchie, senza passare per il cervello. Ma quando si suona e si canta bisogna lasciarsi invadere dallo Spirito Santo, così come fa il prete durante la Messa prima della Consacrazione, cosìcchè non ci limitiamo a cantare solamente, ma a pregare cantando. Detto questo (molto sinteticamente ho cercato di rendere l'idea dei punti trattati) siamo passati alla pratica, ed abbiamo cantato tre canzoni di invocazione dello Spirito Santo, accompagnati da chitarra, bonghetto e cembalo. Confermo che questa esperienza è stata estremamente arricchente e anche molto divertente!” Chitarra, sonagli e venti voci che all’unisono lodavano il Signore. Nella cappella dell’ex seminario si respirava profumo di arte grazie alla spiegazione dell’icona della Trasfigurazione. “Adoro l’arte ed ama ricevere le sue mille sfaccettature - racconta Clemente Donadio, giovane dell’equipe di Nuova Evangelizzazione E-Kippà Tienici Con Te - Ci siamo accomodati in un clima accogliente e caldo e abbiamo avuto di fronte l’icona della Trasfigurazione e nel dettaglio ci è stato spiegato ogni dettaglio dell’immagine, dai colori alla natura, dai volti all’abbigliamento. Importante e delicato l’insegnamento tratto dal vangelo di Marco, spiegando i movimenti e le espressioni, i dubbi e caratteri di Pietro, Giacomo e Giovanni. Ancora una volta l’arte mi ha fatto capire quanto sia importante e come la preghiera può essere intesa anche grazie ai colori”. Questi solo due degli incontri che si sono sviluppati ieri, molti giovani hanno preferito il silenzio in un momento di adorazione ed altri hanno seguito le parole dell’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano che invitava a divulgare la parola di Dio, evangelizzare con forza e costanza. Questo mercoledì di preghiera e riflessione si è concluso invitando i giovani per un altro appuntamento quasi imminente: il primo martedì di Quaresima datato per il 7 marzo presso la chiesa di Sant'Anna di Marina Grande di Sorrento. (Fonte: Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia)

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