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domenica 25 giugno 2017

Viadotto del “Rivo d’Arco”, il Sindaco Buonocore: “Lo riaprirò solo quando la Regione Campania lo renderà carrabile e sicuro”

Viadotto del Rivo d'Arco
Vico Equense - Un altro fine settimana da bollino rosso, e come sempre accade si riapre la discussione su come uscire dalla trappola traffico, che puntualmente durante la stagione estiva si trasforma in emergenza. Il Comune di Vico Equense sta conducendo da qualche tempo una battaglia per snellire la viabilità lungo la statale sorrentina 145. Finora, però, l’unico dato certo è l’assenza degli altri municipi della penisola sorrentina. Una valvola di sfogo è rendere percorribile il viadotto del “Rivo d’Arco”, approvato nel 2006 dal commissariato di Governo per l’emergenza bonifiche e tutela delle acque a servizio del depuratore di Punta Gradelle. Lungo quattrocento metri e largo tre, collega il litorale di Seiano con la parte alta di Vico Equense, realizzato non per il traffico privato ma esclusivamente a servizio del depuratore. Originariamente l’obiettivo era di permettere a camion e mezzi, impegnati nei lavori a Punta Gradelle di trasportare materiali e pure fanghi. L’arteria, può costituire un’importante valvola di sfogo, per consentire lo snellimento del traffico sulla statale e nella zona balneare, ma la regione Campania non lo ha ancora adeguato. I lavori da fare consistono nell’eliminazione dei parapetti murari, poiché di eccessivo impatto perché creano un effetto nastro d’interruzione delle visuali paesaggistiche, sostituendo gli stessi con delle ringhiere. Questo ritardo - segnalato con una missiva dal Comune di Vico Equense - è incomprensibile. Il mancato adeguamento accresce i problemi connessi al traffico veicolare e alla pubblica sicurezza, che potrebbero essere risolti in maniera rapida e concreta dando semplicemente attuazione a quanto già tempo programmato. Sulla riapertura del viadotto il Sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore è stato chiaro: “Lo riaprirò solo quando la Regione Campania lo renderà carrabile e sicuro.”

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