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lunedì 19 febbraio 2018

Forza Italia, 400 alla cena in attesa di Berlusconi

Carfagna: «Gentiloni dura solo perché è come uno yogurt: ha la scadenza»

Fonte: Carlo Porcaro da Il Mattino 

Venerdì prossimo arriva Silvio Berlusconi a Napoli. Location e modalità sono ancora da formalizzare, ma da ambienti di Forza Italia trapelala certezza che il leader azzurro sarà in città a fine settimana. Dopo Beppe Grillo coi marittimi sul palco a Torre del Greco e Matteo Renzi in tour compulsivo tra Napoli e Giugliano, sta per sbarcare un altro big nazionale. Arriva la volta dell'ex premier che pure aveva pensato di chiudere la campagna elettorale proprio in Campania poche ore prima del silenzio elettorale. Decisa invece la data del 23 febbraio, ad una settimana dal voto del 4 marzo. Serrano i ranghi i dirigenti locali di Fi consapevoli che la sfida da vincere negli uninominali è soprattutto con i grillini. In chiave "anti-casta", almeno così viene letta, l'invettiva show di Vittorio Sgarbi ieri a Casalnuovo. «Contro Luigi Di Maio se vinco mi candido alla successione di Berlusconi, qui si gioca la madre di tutte le battaglie - ha annunciato in qualità di candidato nel collegio uninominale che comprende Pomigliano d'Arco -. Ho mandato a quel paese il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri perché sono andato nella sede di Fratelli d'Italia e non c'era nessuno. Non c'erano bandiere di Forza Italia, Cesaro e Martusciello sono andati via prima che parlassi».


Il critico d'arte ha poi annunciato la presenza nei prossimi giorni di Diego Armando Maradona alla mostra da lui curata «Museo della Follia». I dirigenti azzurri stanno provando a compattare le forze, in cerca di consensi. Ieri sera, è stato questo il fine della cena di autofinanziamento svoltasi a Villa D'Angelo: mettere insieme tutti i candidati, ma aprendosi alla società civile da cui attingere per sfondare soprattutto tra i moderati che altrimenti non voterebbero o sarebbero orientati altrove. Professionisti, docenti universitari, imprenditori: non più la Forza Italia che fu ma quello che si riesce a convincere in tempi di anti-politica galoppante. A Casalnuovo il coordinatore provinciale e candidato a Napoli Nord Antonio Pentangelo ha infatti sottolineato che «noi abbiamo titolo per governare, lo abbiamo dimostrato. Se il Paese è così spaventato dall'essere pronto ad affidarsi ad uno sprovveduto, c'è qualcosa che non va. Noi candidiamo personalità competenti. Il centrosinistra è sempre potenziale concorrente ma il vero rischio è metterci nelle mani di improvvisati». Sulla stessa scia l'appello di Mara Carfagna da Caserta. «L'Italia finora è stata in congresso permanente, è arrivato il momento di ristabilire la normalità: Un voto per il centrodestra è un voto per la governabilità ed è garanzia di stabilità. I nostri governi sono stati i più longevi della storia della Repubblica italiana. Il centrosinistra, invece, ha sempre scaricato sulla pelle del Paese le sue crisi e le sue contraddizioni: Letta è stato fatto fuori da Renzi, Renzi si è schiantato contro un referendum e Gentiloni dura solo perché è come uno yogurt, ha la scadenza. Non ci affidiamo a chi ha utilizzato il governo di questo Paese come un congresso permanente, noi siamo garanzia di concretezza e responsabilità». Nel merito del programma è sceso invece Paolo Russo: «Berlusconi è l'ultimo presidente del consiglio ad aver aumentato le pensioni minime portandole ad un milione di lire. Oggi ha promesso che le pensioni arriveranno a mille euro dimostrando la sensibilità di chi capisce i bisogni delle persone, n suo è un impegno che inciderà per 1'80 per cento al Sud e che di certo aiuterà i cittadini più deboli. È questa la modernità di un leader che mostra di essere sempre vicino a chi è più indietro riuscendo ad intercettarne le difficoltà quotidiane». Sul territorio, si sta spendendo in un grande lavorio di ricucitura nel Sannio l'europarlamentare Fulvio Martusciello: ieri è stato ad Airóla dove «sono state riassorbite le polemiche e abbiamo rimesso tutti insieme», ha detto riaccogliendo Vittorio Fucci già assessore Regionale al Commercio in quota Udeur. Nelle singole province, Caserta e Benevento in primis, si giocano partite considerate fondamentali e per nulla scontate. Ogni singolo voto può risultare determinante lì dove le sfide sono porta a porta, elettore per elettore. Contro chi? Contro il Movimento Cinque stelle ovviamente, non c'è bisogno di ricordarlo, magari chiedendo a chi è di sinistra di optare per il voto utile.

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