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domenica 23 settembre 2018

Legambiente: il 97 per cento delle case abusive resta ancora in piedi

Fonte: Fabrizio Geremicca da Il Corriere del Mezzogiorno

Cementificatori ed impuniti. In Campania chi ha costruito abusivamente ha finora avuto la certezza, o quasi, di non subire l'unica condanna capace di dissuadere i seguaci del mattone selvaggio: la demolizione dell'immobile. Su oltre sedicimila ordinanze di abbattimento, infatti, solo il tre per cento è stato effettivamente eseguito. Significa 496 immobili. Sono ancora ben saldi sulle fondamenta più del 97% degli abusi edilizi che sarebbero dovuti andare giù negli ultimi quindici anni. Il dossier È uno dei dati più significativi, quello relativo alle demolizioni non eseguite, che emerge dal dossier realizzato da Legambiente Campania che fotografa il pianeta abusivismo nella regione. Ce ne sono altri, peraltro, nel documento dell'associazione che ben raccontano lo scempio del territorio e la gravita di un fenomeno troppo spesso sottovalutato o ridimensionato nella sua portata negativa, con comode formule assolutorie come «abusivismo di necessità». Uno di essi fotografa la stretta interdipendenza tra saccheggio del territorio e criminalità organizzata. I Comuni sciolti Tra i 107 Comuni campani per i quali il ministero degli Interni ha decretato lo scioglimento del consiglio comunale a causa delle infiltrazioni malavitose e della criminalità organizzata, nell'ottanta per cento dei casi una delle motivazioni era legata al ciclo illegale del cemento.
 
I tre condoni edilizi che sono stati varati nel corso degli anni, in un simile contesto, hanno incentivato in maniera dissennata gli abusivisti ed in Campania — quantifica il dossier di Legambiente — hanno scatenato una vera e propria corsa alla sanatoria: 362.646 le domande di condono. Gran parte di esse, peraltro, tuttora inevase, per le difficoltà degli uffici tecnici comunali a smaltire una simile masse di istanze e, in alcuni casi, per la volontà di non bocciare pratiche relative ad immobili che non potrebbero mai essere condonati. Non solo non si demolisce, peraltro, ma neppure si acquisiscono al patrimonio pubblico le case abusive, come pure prevederebbe la legge. «Solo il due per cento degli immobili illecitamente realizzati — denuncia Legambiente — risulta infatti trascritto dai Comuni nei registri immobiliari». In cifre, 310 case abusive. «L'effetto di questa situazione — sottolinea ancora Legambiente — è che le case restano nella disponibilità degli abusivi, i quali ne godono senza alcun titolo e senza oneri, nella indifferenza più totale. Una prassi purtroppo consolidata». Edificare senza regole Rispetto al boom dell'abusivismo che ha caratterizzato gli ultimi decenni del secolo scorso, argomenta il rapporto dell'associazione ambientalista, il fenomeno della edificazione senza regole è mutato, ma non è scomparso. Si continua a costruire in maniera illecita e lo dimostrano bene le cronache degli ultimi mesi, nei quali si sono susseguiti sequestri ed interventi delle forze dell'ordine in varie zone della Campania. In Cilento, per esempio, dove sono sorti dal nulla veri e propri complessi immobiliari. In Costiera sorrentina, dove solo qualche settimana fa i carabinieri forestali, su denuncia del Wwf, hanno sorpreso operai mente in una notte costruivano illegalmente una casa nella zona collinare tra Meta di Sorrento e Vico Equense. In vaste zone dell'hinterland napoletano e del Casertano. Le competenze Secondo Legambiente, per voltare pagina rispetto ad una piaga che devasta il territorio e crea i presupposti, in aree geologicamente delicate, di catastrofi e lutti, occorre una nuova legge, che affidi allo Stato ed ai prefetti le competenze sulle demolizioni degli immobili abusivi e le sottragga ai Comuni. «Questi ultimi — argomenta Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania — sono molto spesso vittime del ricatto elettorale». Sindaci ed assessori — ben lo racconta la storia degli ultimi decenni — hanno spesso chiuso un occhio sulle costruzioni abusive e sono stati non di rado tutt'altro che céleri nell'avviare le procedure di demolizione delle case edificate illegalmente. Il cemento abusivo porta consensi e contrastarlo può costare molto in termini elettorali.

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