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giovedì 18 aprile 2024

Corrispondenza Filangieri-Franklin: una mostra al Consolato Generale d’Italia a Filadelfia

Castello Giusso, Vico Equense
Vico Equense - Gaetano Filangieri non ha mai attraversato l'Atlantico, tuttavia nella Costituzione americana si possono rintracciare molti spunti della sua modernissima visione del diritto, della sua idea di garantismo. Alcuni suoi passi sui diritti dell'accusato, si ritrovano più o meno identici nel sesto emendamento contenuto nella Dichiarazione dei Diritti. Ciò e potuto accadere grazie al fitto carteggio che il padre dell'illuminismo napoletano ebbe con Benjamin Franklin tra il 1781 e il 1788. All'epoca degli scritti, Benjamin Franklin era già un importante statista, Gaetano Filangieri, era invece un giovane filosofo un po' idealista, alla corte dei Borboni. Ma ambedue erano uniti dalla stessa passione per il diritto, inteso come massima tutela di democrazia e libertà. Mercoledì 24 aprile 2024 il Consolato Generale d’Italia a Filadelfia ospiterà l’inaugurazione della mostra “The Filangieri-Franklin Correspondence: an Enlightening Dialogue Between Italy and the USA”, curata a Amedeo Arena, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’esposizione, che riprende la mostra sul medesimo tema esposta nel settembre del 2022 presso l’Istituto italiano di cultura di San Francisco, si concentra proprio sul rapporto epistolare che è intercorso tra il 1782 ed il 1788 tra Filangieri e Franklin. «Filangieri avrebbe voluto recarsi a Filadelfia per contribuire, insieme a Franklin, alla stesura del ‘Gran Codice’ degli Stati Uniti d’America - ha dichiarato il professor Amedeo Arena -. Quel viaggio non ebbe mai luogo e Filangieri e Franklin non si incontrarono mai. Eppure, il loro scambio epistolare ed il confronto tra le loro opere rivela una ‘corrispondenza’ più profonda, una straordinaria comunanza di ideali e di valori che hanno contribuito, nel tempo, a definire l'identità dell'Italia e degli Stati Uniti. Sono quindi estremamente onorato di presentare questa mostra sulla corrispondenza Filangieri-Franklin nella città di Filadelfia, che lo stesso Filangieri considerava ‘l’asilo delle virtù’, la ‘patria degli eroi’ e ‘l'unico posto’ in cui potesse essere felice. Proprio Filadelfia, il 4 luglio 2026, avranno luogo le celebrazioni per i 250 anni della Dichiarazione di indipendenza, le cui idee ispiratrici hanno costituto l’oggetto di una riflessione comune agli illuministi di entrambe le sponde dell’Atlantico». 


Gaetano Filangieri, figlio del Principe di Arianiello Cesare Filangieri, nacque nel 1752. Iniziò presto la carriera militare recandosi in Sicilia, dove conobbe i più importanti intellettuali palermitani. Tornato a Napoli, tra il 1774 e il 1780, divenne Alfiere e poi Sottotenente del Regio Battaglione di Marina e nel contempo svolse incarichi a Corte in qualità di “maggiordomo della settimana” e di “gentiluomo di camera” . In quel periodo scrisse i primi due volumi de La Scienza della Legislazione, la sua opera più importante. I testi furono molto apprezzati da studiosi come Pietro Verri e Cesare Beccaria ed altri illuministi europei, con molti dei quali avviò una fitta corrispondenza; personaggi illustri come Friedrich Johann Lorenz Meyer, Johann Heinrich Bartels e Johann Wolfgang Goethe fecero omaggio di una visita al filosofo napoletano. Gli ultimi due volumi de La Scienza della Legislazione non furono mai completati perché nel 1788 fu costretto a ritirarsi con la moglie e i figli, Carlo e Roberto, a Vico Equense, a causa dei sintomi della tubercolosi. Morì nel 1788 a soli 36 anni.

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