«Ci stavamo preparando a una festa della democrazia, una grande partecipazione. Ma in Campania è diventato un processo di esclusione e non di inclusione, una guerra all´ultimo voto, in certi casi un regolamento di conti. Sembra che si stia votando per il presidente della Regione o per il Parlamento. Molti vanno sopra le righe: dall´appello del sindaco di Salerno alle varie "primedonne" che volevano esserci ad ogni costo. Perciò ho ceduto volentieri il mio posto in lista. Mica è l´arca di Noè, ragazzi. Chi non sale mica muore. Che cosa succederà mai se uno di noi, uno dei "garantiti", non siede all´assemblea nazionale?»
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