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giovedì 4 ottobre 2007

Alimuri, discussa l'interpellanza del Sen. Sodano


Vico Equense - Alle ore 17 si è discussa al Senato l’interpellanza presentata dal Senatore Sodano di Rifondazione Comunista in relazione all’accordo intercorso il 19 luglio 2007 tra Ministero, Regione Campania, Provincia di Napoli e Comune di Vico Equense che stabilisce l'abbattimento del cosiddetto eco-mostro di Alimuri, un albergo costruito nel 1964 in un'area naturalistica di grande pregio ambientale. Sodano ha evidenziato che i costi previsti per l'abbattimento si aggirano intorno a 1,1 milioni di euro, ripartiti in base all'accordo di cui sopra nel seguente modo: 500.000 a carico della società proprietaria Sa.An. e 600.000 euro a carico del Ministero e della Regione; in base al suddetto accordo ai proprietari sarebbe stata offerta come compensazione all'abbattimento del manufatto la possibilità di costruire un nuovo albergo della stessa cubatura in luogo diverso, previa variante di piano urbanistico nelle zone 4 e 5 del PUT (Piano urbanistico territoriale); l'ipotesi più probabile è che l'area offerta in compensazione si trovi in una zona vincolata di elevato pregio naturalistico ed ambientale, posta nei pressi di un vasto limoneto. Quali considerazioni abbiano spinto il Governo ad accettare di ristorare la società proprietaria del manufatto concedendole la possibilità di costruire un nuovo albergo, delle medesime dimensioni (18.000 metri cubi) del manufatto da abbattere, e un'ulteriore struttura ricettiva, che andrebbe ad insistere sulla stessa area su cui sorge l'attuale immobile abusivo; se le aree in cui andrebbero ad incidere tali costruzioni siano aree vincolate o altrimenti sensibili per via dell'elevato pregio dal punto di vista paesaggistico ed ambientale. All’interpellanza ha risposto il Sottosegretario per i beni e le attività culturali Marcucci, il quale si è limitato ad una lunga cronistoria, e assicurando che il Ministero ha comunque avviato ulteriori verifiche giuridico-amministrative per accertare se vi siano percorsi tecnico-procedurali che risultino più vantaggiosi per lo Stato e gli enti interessati e consentano di migliorare ulteriormente lo scenario che ho appena delineato. È uno scrupolo in più e daremo volentieri informazione al Parlamento in ordine a questi ulteriori approfondimenti. Infine, l'area dove andrebbe edificata la volumetria da demolire ricadendo nel territorio comunale di Vico Equense è sottoposta a vincolo paesaggistico. La nuova localizzazione non è contemplata nell'accordo del 19 luglio 2007. Ovviamente la stessa va attentamente valutata per l'elevato valore paesaggistico del territorio comunale di Vico Equense. A tale scopo il Ministero per i beni e le attività culturali si è fatto carico di impegnare le amministrazioni firmatarie dell'atto alla costituzione di un tavolo tecnico finalizzato a valutare la proposta relativa alla delocalizzazione della volumetria da demolire, che potrà essere ricostruita esclusivamente nelle zone territoriali 4 o 5 del vigente Piano urbanistico territoriale della penisola Sorrentino-Amalfitana, zone nelle quali lo stesso piano prevede la possibilità della creazione di nuove volumetrie turistico-ricettive. Il tavolo tecnico è stato insediato il 24 luglio 2007 presso il Comune di Vico Equense e vede presenti, oltre alle amministrazioni regionale e provinciale, anche il Ministero attraverso la direzione generale per i beni architettonici e il paesaggio, la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Campania e la soprintendenza per i BAP-PSAE di Napoli e Provincia. Insoddisfatto l’interrogante che nella sua replica ha evidenziato, in sintesi, che la proprietà appartiene alla moglie di un assessore della Giunta Bassolino, e che potrà realizzare un immobile di uguale cubatura, previa variante al piano urbanistico di Vico Equense, in zona 4 o 5 del Put. Ebbene, a Sodano va il pieno consenso per aver portato in Parlamento la vicenda, dimostrando alla sinistra locale, e ai loro silenzi, che esistono persone che non hanno timore di esporsi.

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