Cari amici, sono una anziana signora di Vico Equense che, per motivi di saluti, dovuti anche all’età, è costretta a trascorrere molto tempo in casa. La solitudine mi accudisce con dedizione e in silenzio. Non scriverò molto per parlarvi delle mie ansie, del peso degli anni e dei ricordi della mia vita dimenticata e chiusa tra quattro mura. Scrivo a voi per avere un po’ di spazio per una categoria, quella degli anziani, in “estinzione”.
Prima di “estinguermi” vorrei sottoporre all’attenzione dei lettori, la necessità di aprire, la struttura inaugurata l’anno scorso denominata Casa di riposo. Un luogo destinato ad accogliere le persone che hanno necessità di essere accudite negli ultimi anni della loro vita. Ci vorrebbe una dimora dove stabilirsi per stare meno soli, prima di arrivare all’ultima meta della nostra esistenza: la tomba.
Tra i tanti sogni che si accavallano ai ricordi del passato, c’è quello di vedere finalmente aperta e funzionante la tanto agognata “casa dei vecchi”. Se le persone delegate, che hanno qualche anno e anche qualche acciacco meno di me, realizzeranno questo sogno, potremmo darvi meno disturbo ed incomodo e sentirci meno soli nel momento del trapasso.
Una anziana signora
“È obbiettivo principale di questa amministrazione aprire quanto prima la casa di riposo e si sta lavorando con impegno affinché tutto ciò possa concretizzarsi”. Così l’Assessore alle Politiche Sociali Ferdinando Astarita al settimanale Agorà del 27 febbraio 2007
A che punto siamo? Ad oggi il cancello della struttura rimane ancora chiuso (foto).
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