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sabato 6 ottobre 2007

L’Alimuri si trasferisce alla Marina di Seiano


Vico Equense - Se sarà costruito alla Marina di Seiano, il gemello del mai nato albergo di Alimuri appesantirà con altro cemento un'area minacciata dagli scempi. Una zona per decenni coltivata a vigneti e agrumeti. Oggi, chi scenda verso la spiaggia lungo via Torretta s'imbatte sulla destra in un neonato bed&breakfast di proprietà di Flora Beneduce, medico e consorte del consigliere comunale, ex assessore regionale, Armando De Rosa. Era una casa colonica circondata da viti e limoni. Sono stati effettuati interventi di ristrutturazione e mutamento di destinazione d'uso, autorizzati a seguito di dichiarazione di inizio attività. Recentemente il servizio urbanistica del Comune ha notificato una ordinanza di sospensione dei lavori a De Rosa e alla moglie, avendo riscontrato i tecnici difformità tra quanto autorizzato e quanto realizzato. Stesso terreno e identica proprietà, di fronte all'ex casa colonica, si notano i tetti verdi e rossi di un ristorante abusivo semicarbonizzato, per il quale fu presentata domanda di condono negli anni Ottanta. Due anni fa la domanda di condono è stata accolta dal Comune. Ulteriori irregolarità, rispetto alle volumetrie per le quali era stato chiesto il condono, hanno provocato il sequestro da parte dei carabinieri. Proseguendo verso il mare, ecco un parcheggio realizzato nel letto del torrente Rivo d'Arco. Se piove a dirotto i veicoli galleggiano. Alla destra, sulla spiaggia, in pieno demanio, la terrazza abusiva del ristorante «Il Saraceno». Ci sarebbe un'ordinanza di demolizione, mai eseguita. Risalendo verso la statale, nel vallone di Seiano, una baraccopoli, realizzata in gran parte in coincidenza dell'ultimo condono edilizio. Pur apprezzando la decisone del governo di approfondire la vicenda, i forti dubbi sullo scambio ecomostro-nuovo albergo sono evidenti. Non sfuggirà che la società proprietaria dell'albergo ha legami di parentela molto stretti con un esponente di spicco della giunta regionale.

Abusivismo edilizio in Penisola Sorrentina

4 commenti:

  1. E' bello vedere che qualcuno ancora si occupa dell'ambiente e degli scempi subiti dal nostro territorio.
    Sarebbe anche bello però che chi commenta questi fatti fosse esente dall'aver commesso lo stesso crimine.
    E' vero o non è vero che tra i più eminenti rappresentanti di questa nuova corrente di sostenitori del buon Enrico Letta ci sono persone che vivono in case completamente abusive anche se condonate grazie ad iter preferenziali garantiti da parenti dotati di lasciapassare per la Bouvette del parlmento?
    Mi sa che è vero.
    Forse fareste meglio ad impegnarvi in altri settori della vita pubblica anche se quello ambientale è un reato da voi molto ben conosciuto e riguardo al quale potreste dire senza dubbio la vostra.
    Tanti cari baci a tutti.
    La vostra cara Julia

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  2. Gentile Julia personalmente non ho mai commesso nessun tipo di abuso edilizio. Non le sfuggirà che tra tante case e pizzerie abusive, sparse sul territorio equense, esistono anche tante persone oneste.

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  3. La cosa non mi è sfuggita, anzi si può dire che la maggior parte delle persone è onesta, ma non era quello l'ggetto della mia discussione.
    Faccio un esempio con la pizzeria: se vado in una pizzeria ad ingozzarmi e so perfettamente che quell'esercizio è a vario titolo abusivo poi posso permettermi di chiosare circa l'abusivismo edilizio degli esercizi commerciali?
    Secondo me no, che credibilità posso mai avere?

    Tanti cari baci a tutti.
    Julia

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  4. La sfida della credibilità, sana e vitale, passa dal saper eliminare con rapidità le mele marce.

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