Vico Equense - Prosegue alacremente, nonostante le precarie condizioni meteo di questi ultimi giorni, il consolidamento del lato nord e di quello centrale del costone della SS. Annunziata, l’ex cattedrale della città equana, uno dei simboli dell’Italia nel mondo. I rocciatori stanno fissando su un fronte di una settantina di metri di altezza le reti metalliche che in due tornate, di cui l’ultima di una quindicina di giorni fa, un elicottero ha trasportato fino al giardino del seminario vescovile. Con questo intervento, la cui conclusione è prevista in gennaio, sarà impedita la caduta di massi su parte della spiaggia libera dell’arenile del Vescovado. Una zona da anni interdetta alla balneazione ed anche alla navigazione nei pressi della riva a causa della friabilità della roccia calcarea del costone. È ancora vivo il ricordo dell’enorme frana di mille metri cubi di roccia che nel novembre 1999 seppellì parte della spiaggia alterandone la conformazione. Con i ribassi d’asta dell’appalto in corso e con altri fondi del Genio Civile, il Comune conta di allargare prossimamente verso occidente l’area da consolidare così da raggiungere la zona del Pezzolo. (Fonte il Mattino)
mercoledì 12 dicembre 2007
Arrivano i rocciatori
Vico Equense - Prosegue alacremente, nonostante le precarie condizioni meteo di questi ultimi giorni, il consolidamento del lato nord e di quello centrale del costone della SS. Annunziata, l’ex cattedrale della città equana, uno dei simboli dell’Italia nel mondo. I rocciatori stanno fissando su un fronte di una settantina di metri di altezza le reti metalliche che in due tornate, di cui l’ultima di una quindicina di giorni fa, un elicottero ha trasportato fino al giardino del seminario vescovile. Con questo intervento, la cui conclusione è prevista in gennaio, sarà impedita la caduta di massi su parte della spiaggia libera dell’arenile del Vescovado. Una zona da anni interdetta alla balneazione ed anche alla navigazione nei pressi della riva a causa della friabilità della roccia calcarea del costone. È ancora vivo il ricordo dell’enorme frana di mille metri cubi di roccia che nel novembre 1999 seppellì parte della spiaggia alterandone la conformazione. Con i ribassi d’asta dell’appalto in corso e con altri fondi del Genio Civile, il Comune conta di allargare prossimamente verso occidente l’area da consolidare così da raggiungere la zona del Pezzolo. (Fonte il Mattino)
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