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giovedì 6 dicembre 2007
Caro Bettino …
"Caro Bettino, grazie di cuore per quello che hai fatto. So che non è stato facile e che hai dovuto mettere sul tavolo la tua credibilità e la tua autorità. Spero di avere il modo di contraccambiarti. Ho creduto giusto non inserire un riferimento esplicito al tuo nome nei titoli-tv prima della ripresa per non esporti oltre misura. Troveremo insieme al più presto il modo di fare qualcosa di meglio. Ancora grazie, dal profondo del cuore. Con amicizia, tuo Silvio". 20 ottobre 1984 il governo Craxi vara un decreto legge che consente alle televisioni di Silvio Berlusconi di essere riaccese dopo che, quattro giorni prima, i pretori di Roma, Torino e Pescara, avevano ordinato l'oscuramento dei tre canali che trasmettevano in diretta su tutto il territorio nazionale nonostante il divieto imposto dalla legge. Silvio ringrazia così il suo amico Bettino. Tra i 285 faldoni nei quali è sigillata la storia di Bettino Craxi, o meglio le tracce cartacee e visuali che ne sono rimaste, c'è questa breve lettera firmata da Silvio Berlusconi, di una paginetta, ma scritta di suo pugno. Una testimonianza importante, perché è il tassello mancante di una vicenda decisiva, nella storia della televisione italiana: il decreto Berlusconi.
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