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sabato 15 dicembre 2007

Pd: Bassolino, alle spalle lo scontro con Nicolais

Abbiamo il dovere di guardare avanti. La vicenda di queste settimane è ormai alle nostre spalle. Lo dico sia per il bene del Pd, che ha bisogno della maggiore coesione possibile, sia per il bene delle istituzione che sono state e restano il mio principale punto di riferimento". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, in un'intervista a 'Il Mattino', parlando delle polemiche dei giorni scorsi sulla segreteria unitaria del Pd campano, che lo aveva portato ad uno scontro con il ministro per le Riforme e l'Innovazione, Luigi Nicolais. "Nei giorni scorsi non c'è stato uno scontro personale. Per quanto mi riguarda ho sollevato con forza una questione politica rilevante - spiega il presidente della Regione - un problema anche di principio che attiene la costruzione del nuovo partito. Il problema, cioè, del ruolo e del peso che devono avere le primarie, di quanto contano le indicazioni di voto espresse in quella sede". "Le primarie sono state e sono una straordinaria innovazione perchè innestano la linfa della partecipazione diretta. I cittadini vengono chiamati a dare un'indicazione chiara, esplicita, su chi deve guidarli e sulla base di quali impegni programmatici. È essenziale mantenere vivo e visibile questo legame, altrimenti si corre il rischio che si torni indietro - aggiunge Bassolino su 'Il Mattino' - al vecchio sistema, quando i cittadini votavano e gli organismi di partito decidevano indipendentemente dal voto ricevuto". Prossimo l'incontro di Bassolino con Luigi Nicolais: "È un ministro, è stato assessore al mio fianco per cinque importantissimi anni. Abbiamo condiviso un percorso istituzionale e una visione programmatica che in alcuni campi ha fatto voltare pagina alla nostra regione. Sulla strada del cambiamento non possiamo che procedere assieme, tutta la squadra di governo che si è formata in questi anni". "Per lo Statuto siamo al limite estremo dei tempi - conclude il governatore della Campania parlando delle tempistiche di formazione del nuovo partito - Tra doppia lettura e eventuale referendum (il diritto dei cittadini è ineliminabile) il percorso è tale da far ormai già scattare il campanello d'allarme. Entro le prossime settimane si deve approvare lo Statuto. È responsabilità di ogni gruppo consigliere lavorare in questa direzione". (Adnkronos)

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