Pagine

giovedì 6 dicembre 2007

Soluzione all’italiana per le coppie di fatto …

Regione Campania - «Soluzione all’italiana». Forza Italia sintetizza con questa classica espressione il voto sulle unioni familiari. E in effetti il consiglio regionale prima ha bocciato la proposta di Forza Italia, An e Udc di cancellare dallo Statuto ogni riferimento alle unioni familiari, poi ha votato un emendamento di An e Margherita per rimandare la disciplina in materia agli articoli 3, 29 e 30 della Costituzione in cui non si parla di unioni familiari ma di famiglia fondata sul matrimonio. Insomma, con un espediente machiavellico il Consiglio ha superato lo stallo che si era determinato le scorse settimane con tanto di fibrillazioni all’interno della maggioranza. Che comunque restano perchè Udeur e Italia dei valori non hanno mai votato con il resto della coalizione. La mediazione da un lato accontenta chi voleva ci fosse comunque un riferimento alle unioni familiari, di cui passa il principio; dall’altro rassicura chi non le vuole mettendolo in condizione di dire che il testo approvato, rifacendosi alla Costituzione, è vuoto di contenuti. E in questa direzione vanno i commenti. «Il riferimento alle unioni familiari, di cui passa il principio - sostengono il capogruppo e il segretario regionale di Sinistra democratica Tonino Scala (foto) e Raffaele Porta - è un’importante conquista di civiltà. Le unioni di fatto diventano così patrimonio dell’intera maggioranza di centrosinistra come principio irrinunciabile di laicità e di democrazia». In tutt’altra direzione le parole dell’Udeur. «Di fronte a scelte di principio e al dovere di difendere valori irrinunciabili - sostiene il capogruppo Fernando Errico - abbiamo mantenuto ferma la nostra posizione»

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.