Il procuratore aggiunto di Napoli, Giuseppe Maddalena, e il pm Francesco Curcio hanno ritenuto sussistenti gli indizi in relazione al presunto tentativo di concussione contestato nell'ordinanza del gip di Santa Maria Capua Vetere, ma nello stesso tempo si sono pronunciati per la sopravvenuta mancanza delle esigenze cautelari. L'avvocato Titta Madia, legale di Daniela Lonardo, ha detto di essere convinto che i pm di Napoli - ai quali gli atti sono stati trasferiti per competenza territoriale della magistratura di Santa Maria Capua Vetere - nutrano perplessità «sull'impianto accusatorio». I pm hanno invece chiesto la conferma della misura degli arresti domiciliari per i co-indagati di Sandra Lonardo: l'assessore Andrea Abbanonte e il consigliere regionale dell'Udeur Nicola Ferraro. Sono stati in tutto esaminate le posizioni di 14 indagati, per la maggior parte esponenti dell'Udeur. Sempre l'avvocato Madia ha assicurato che «Mastella è combattivo e attende con serenità l'esito. È pronto a reagire a questa aggressione personale e al partito».
Il Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto la scarcerazione con l'obbligo di dimora per Sandra Lonardo, moglie di Mastella.
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