Napoli - La Procura partenopea, nel frattempo, intensifica l´offensiva contro i rischi sanitari e apre un´inchiesta con l´ipotesi di «
epidemia colposa». La regione soffoca sotto 130.000 tonnellate di spazzatura. Il sindaco di Torre Annunziata ha ordinato la chiusura delle scuole. E in altri comuni le aule sono aperte ma restano deserte. La gente teme che i casi di tumore registrati nelle zone vicine alle discariche siano giustificati proprio dalle convivenza forzata con tonnellate di spazzatura. Il fascicolo contiene già documentazione acquisita dall'assessorato regionale alla Sanità, tra cui alcuni studi sulla diossina, il rapporto Oms-Regione Campania sull'incidenza dei tumori e il registro dei tumori dell'Asl Napoli 4.
Dalle Regioni intanto è arrivato l'ok a farsi carico della spazzatura di Napoli. Solo Lombardia e il Veneto hanno detto no, mentre seguiranno l'esempio della Sardegna altre dieci regioni: Emilia Romagna; Marche; Puglia; Abruzzo; Molise; Calabria; Sicilia; Piemonte; Basilicata e Lazio. Con le restanti regioni continuano le trattative. Resta l'
incognita sul futuro della discarica-polveriera di Pianura. Non è stata ancora assunta alcuna decisione da parte del supercommissario De Gennaro sulla annunciata riattivazione dello sversatoio di contrada Pisani. Ma in compenso si lavora su dieci nuovi siti, in tutta
la Regione, da impiegare come eventuali "terminal" temporanei di rifiuti. Per l´ex capo della polizia arriva anche dal governo il via libera «all'uso delle forze armate per l'approntamento e la protezione dei siti» che si riveleranno indispensabili per uscire dal caos.
(Tratto da Repubblica)
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