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domenica 13 gennaio 2008
Legge elettorale Veltroni: senza Berlusconi non si fa
"La domanda che mi faccio è: si può riscrivere la legge elettorale senza Berlusconi, senza il partito che con il nostro è il più grande d'Italia? Non si può". Non fa giri di parole il segretario del Pd Walter Veltroni che, in una lunga intervista pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera, ha fatto il punto sui grandi temi della politica italiana, a cominciare proprio dalla legge elettorale e dai contatti con il leader di Forza Italia. "Io voglio passare – ha spiegato il sindaco di Roma – dalla concezione della destra, per cui le regole del gioco le scrive la maggioranza e poi sulla partita ci si mette d'accordo, alla concezione per cui le regole del gioco si scrivono insieme e poi ognuno gioca la partita per vincere, possibilmente senza colpi bassi". E, quando parla di colpi bassi, il numero uno del Partito democratico chiarisce subito che non ha intenzione di riservarne ai leader dei piccoli partiti della coalizione di governo, da Clemente Mastella ad Antonio Di Pietro. Secondo Veltroni, a garantire la sopravvivenza di questi partiti, "sono le loro idee e le loro identità". "Ci sono molti modi per far sì che dopo la riforma restino molti meno gruppi parlamentari, senza che per questo i partiti minori siano cancellati", è l’annotazione di Veltroni.
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