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lunedì 14 gennaio 2008

Sono indignata

San Giorgio a Cremano - La piazza che porta il nome del fratello, Massimo Troisi, vivissimo nel ricordo non solo dei napoletani, «non è una discarica. Ma l'hanno fatta diventare ancora peggio, una camera a gas a cielo aperto. Sono indignata», dice Rosaria Troisi che confessa di vivere «chiusa in casa» per non assorbire la puzza che arriva dalle cataste di rifiuti che ammorbano San Giorgio a Cremano e parla con molta amarezza della situazione della piazza centrale, quella che si chiama Massimo Troisi. Oggi nel centro vesuviano le scuole resteranno chiuse per la grave situazione igienica del territorio. «Sono indignata, mortificata come tutti gli altri cittadini. Viviamo - confessa Rosaria Troisi - la mortificazione di subire una violenza tribale sulla nostra pelle. Ci sentiamo disarmati e ingiustamente puniti nonostante facciamo il nostro dovere di buoni cittadini e di non esserci mai sottratti alle nostre responsabilità». Rosaria Troisi confida anche «l'amarezza di dire a un figlio che abita a 200 chilometri di guardarsi bene dal venire qua perchè si sta male». L'unica soluzione è «chiudersi in casa, sperando che passi meno aria possibile». A Napoli non va meglio e anche qui uno dei simboli più belli della città, Totò, è sporcato dall’emergenza rifiuti. Tanto la casa dove è nato in via Santa Maria Antesaecula, quanto il busto a lui dedicato che si trova a quattro passi sono ricoperti dalla spazzatura. Nella Sanità l’immondizia sommerge tutto e tutti. Una vera «Livella» come avrebbe detto Totò. (Il Mattino)

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