Terzigno si prepara alla protesta rispondendo all’invito dei comitati civici contro la discarica, uno dei quattro siti che dovranno fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania. Il parroco del paese, rappresentanti dell’amministrazione comunale e dei comitati civici, si sono incontrati in serata nell’aula consiliare del comune, per discutere delle iniziative da prendere per ribadire il ’no’ della cittadina alla discarica. Il primo appuntamento è per oggi con un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, e convocato d’urgenza dall’amministrazione. "I ritardi nella realizzazione di termovalorizzatori e discariche idonee - è stato detto al termine dell’incontro - non possono essere pagate dal nostro paese, che ha già dato in passato il proprio contributo raccogliendo la spazzatura di diversi comuni. Ora vogliono riaprire il sito che si trova, tra l’altro, in una zona protetta del Parco nazionale del Vesuvio, portandovi altra immondizia". Mentre si discuteva nella sala consiliare, un gruppo di cittadini si è recato davanti alla discarica, e un altro gruppo di persone è andato a Napoli per partecipare ad una iniziativa di protesta contro l’emergenza rifiuti.
giovedì 10 gennaio 2008
Un coro di No alla discarica
Terzigno si prepara alla protesta rispondendo all’invito dei comitati civici contro la discarica, uno dei quattro siti che dovranno fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania. Il parroco del paese, rappresentanti dell’amministrazione comunale e dei comitati civici, si sono incontrati in serata nell’aula consiliare del comune, per discutere delle iniziative da prendere per ribadire il ’no’ della cittadina alla discarica. Il primo appuntamento è per oggi con un Consiglio comunale aperto alla cittadinanza, e convocato d’urgenza dall’amministrazione. "I ritardi nella realizzazione di termovalorizzatori e discariche idonee - è stato detto al termine dell’incontro - non possono essere pagate dal nostro paese, che ha già dato in passato il proprio contributo raccogliendo la spazzatura di diversi comuni. Ora vogliono riaprire il sito che si trova, tra l’altro, in una zona protetta del Parco nazionale del Vesuvio, portandovi altra immondizia". Mentre si discuteva nella sala consiliare, un gruppo di cittadini si è recato davanti alla discarica, e un altro gruppo di persone è andato a Napoli per partecipare ad una iniziativa di protesta contro l’emergenza rifiuti.
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