Regione Campania - ''Se il sistema di corruzione ipotizzato dalla Procura fosse confermato, se tutto ciò che abbiamo letto risulterà vero e si celebrerà il processo,
la Regione dovrà costituirsi parte civile per i danni economici e di immagine subiti in questa vicenda''. Lo dichiara il consigliere del Pd
Antonio Amato, componente l'Ufficio di presidenza del Parlamentino campano. ''Non solo - aggiunge Amato - Nell'immediato sono certamente evidenti e esistono gli estremi per dichiarare nullo o annullabile il contratto in essere per gli immobili di G5, o, comunque, per procedere alla rescissione. D'altronde, già quando ero capogruppo dei Ds, chiedemmo con una lettera alla Presidente Lonardo di rescindere il contratto degli immobili di G5. Una richiesta, quella del gruppo regionale Ds, che non è mai andata a buon fine per il parere tecnico negativo dell'Avvocatura. Ma, per contrastare i fenomeni di corruzione, oltre alla costituzione in parte civile, occorre continuare con la linea scelta in questa legislatura del rigore, della razionalizzazione della spesa e della separazione tra politica e gestione amministrativa. Ricordo, perchè fu una battaglia innanzitutto dei Ds e del consigliere Ciarlo, che nella prima legge finanziaria regionale di questa legislatura abbiamo approvato la separazione dei compiti e delle funzioni politiche e amministrative in base al principio che gli indirizzi, il controllo spettano alla politica, mentre la gestione compete ai funzionari. Su questa linea ci stiamo muovendo e dobbiamo continuare a farlo, ad esempio con il taglio del 30 % delle spese di rappresentanza e con il Bilancio del Consiglio che nei prossimi giorni sarà varato dall'Ufficio di presidenza, per imboccare definitivamente la strada della riduzione della spesa, dei tagli degli sprechi e garantendo qualità e un utilizzo più razionale del personale''.
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