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domenica 24 febbraio 2008
La Cisl: "Noi vivi, la Regione è morta"
«Noi siamo vivi, il palazzo è morto». Slogan frontale, pronunciato proprio sotto la sede della Regione da Pietro Cerrito, segretario regionale della Cisl, al termine della manifestazione indetta ieri dal sindacato. Alcune migliaia di persone hanno sfilato da piazza Municipio a Santa Lucia, per chiedere un cambiamento vero, non di facciata, come incitava il volantino di convocazione del corteo. Argomento numero uno ovviamente i rifiuti. Cerrito ha espresso totale solidarietà al commissario straordinario De Gennaro, poi si è chiesto: «Quando lui andrà via, come faremo a superare la diffidenza delle popolazioni se il ceto politico non è credibile?» In sostanza un rinnovato invito all´amministrazione regionale a sgomberare il campo. Cerrito ha attaccato anche il sindaco Iervolino: «Quando si fa una critica alle politiche del Comune di Napoli, lei risponde con atteggiamenti collerici e isterici». Non c´era l´ammalato Raffaele Bonanni, segretario nazionale, ma i cislini si sono rifatti con l´adesione di decine di associazioni, da Adiconsum a Campania sanità, Bottega dei mille e Comitato per Chiaia, da Città senza periferie a Federsolidarietà, da Confcooperative a Napoli punto a capo, dai panificatori napoletani ai tassisti della cooperativa Euro 3000, da Noi consumatori a Zenit, al Cup (comitato degli ordini professionali) e tante altre. Ha aderito di fatto anche An con molti suoi esponenti, che tracciano il bilancio politico. «L´opposizione a Bassolino si è fatta sociale», dice il coordinatore regionale Mario Landolfi. «Veltroni se la prende con De Mita - aggiunge il deputato Marcello Taglialatala - ma non fa nulla per mandare a casa Bassolino e Iervolino. La Cisl sta dimostrando di aver saputo rompere lo schema precostituito della triplice sindacale prendendo le distanze da Cgil e Uil». (Repubblica Napoli)
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