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martedì 26 febbraio 2008

Laici e cattolici

«Continuo a pensare che questa idea che laici e cattolici non possono convivere, che coloro che hanno opinioni diverse sui temi etici debbano ognuno farsi il proprio partito, ci porta ad un assetto che non è quello di un Paese moderno: saremmo l’unico Paese in cui c’è un partito laico e un partito cattolico». Walter Veltroni difende l’accordo con i radicali dalle critiche arrivate dal mondo cattolico, in ultimo da Famiglia Cristiana. Si chiede Veltroni: «Sarebbe stato meglio uno schieramento laico con radicali e socialisti, che accentuava le contrapposizioni su questi temi? Penso di no, per il bene nostro Paese. In tutta Europa ci sono partiti con opinioni diverse, ma con un unico principio: quello della laicità dello Stato». E a un ascoltatore che teme un gruppo radicale in Parlamento subito dopo le elezioni, il candidato premier del Pd assicura: «La novità di quello che abbiamo fatto è proprio che chi decide di stare con noi decide di fare un solo gruppo parlamentare, sottoscrive il programma Pd votato all’unanimità dal coordinamento, riconosce la leadership del Pd. Questa è la grande novità». Quanto a Famiglia Cristiana, Veltroni ricorda che il settimanale cattolico «ha pubblicato un sondaggio per cui io sono il leader più apprezzato dai cattolici, perchè ho a cuore i temi della povertà, della qualità vita, che sono nel programma». Infine una domanda: «Perchè quando Pannella (e non la Bonino, Pannella...) nel 2001 si candidò col centrodestra, non ci fu tutto questo can can?».

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