Il Pd comincia a discuterne da oggi ben sapendo che le scelte definitive dovranno essere ratificate da Walter Veltroni in persona. In assenza di primarie (manca il tempo per farle) Roma ha dato mandato ai circoli territoriali di individuare rose di nomi (non vincolanti) da proporre. Il fatto è che in Campania i circoli non sono stati costituiti per cui mentre in tutta Italia si faranno consultazioni aperte ai cittadini nella nostra regione si procederà con un metodo fai-da-te. Quale? Stamane si riunisce la direzione provinciale del partito (nemmeno l’assemblea) per fissare criteri di selezione dei candidati. L’idea è di formare un comitato ristretto (altro che consultazioni e partecipazione!) con un rappresentante a testa per ogni area che lavori a una rosa di nomi e entro martedì la consegni al segretario regionale Tino Iannuzzi. Che a sua volta entro domenica 2 marzo dovrà comunicare a Veltroni le indicazioni pervenute dalle cinque province. Sarà poi Roma, in stretto raccordo con i vertici regionali, a definire le liste e, in particolare, ad assegnare i posti blindati. Va ricordato, peraltro, che Veltroni per tutte le circoscrizioni si è riservato una sua quota pari a un terzo degli eleggibili (avendo come riferimento gli undici eletti nel
2006 in Campania 1 i nomi imposti da Roma dovrebbero essere tre). Le liste dovrebbero essere ufficializzate il 3 marzo. (Tratto dal Mattino)
Il Pd comincia a discuterne da oggi ben sapendo che le scelte definitive dovranno essere ratificate da Walter Veltroni in persona. In assenza di primarie (manca il tempo per farle) Roma ha dato mandato ai circoli territoriali di individuare rose di nomi (non vincolanti) da proporre. Il fatto è che in Campania i circoli non sono stati costituiti per cui mentre in tutta Italia si faranno consultazioni aperte ai cittadini nella nostra regione si procederà con un metodo fai-da-te. Quale? Stamane si riunisce la direzione provinciale del partito (nemmeno l’assemblea) per fissare criteri di selezione dei candidati. L’idea è di formare un comitato ristretto (altro che consultazioni e partecipazione!) con un rappresentante a testa per ogni area che lavori a una rosa di nomi e entro martedì la consegni al segretario regionale Tino Iannuzzi. Che a sua volta entro domenica 2 marzo dovrà comunicare a Veltroni le indicazioni pervenute dalle cinque province. Sarà poi Roma, in stretto raccordo con i vertici regionali, a definire le liste e, in particolare, ad assegnare i posti blindati. Va ricordato, peraltro, che Veltroni per tutte le circoscrizioni si è riservato una sua quota pari a un terzo degli eleggibili (avendo come riferimento gli undici eletti nel 
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